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Scuole di Montagna, stop ai parametri ministeriali

Una reale difesa delle scuole di montagna, per il loro ruolo di polo aggregante della Comunità in cui operano, ma anche depositaria di tradizioni locali e valorizzazione delle lingue minoritarie, deve trovare risposta da altri parametri numerici, diversi da quelli stabiliti dal MIUR a Roma”. A dichiararlo la Cisl Scuola Alto Friuli, a seguito del recente convegno organizzato dalla provincia di Udine sulle piccole scuole in ambiente montano.

Maurilio Venuti, referente per l’Alto Friuli della Cisl Scuola e Franco Colautti, segretario generale del sindacato altofriulano richiamano quindi alcune problematiche che investono tutto il territorio  e la sua rete di scuole pubbliche.

logo cisl alto friuli 35anni“Alcuni problemi sono noti da tempo – spiegano – come il progressivo spopolamento  della montagna, altri stanno diventando di recente attualità come il calo delle nascite in particolare nel periodo compreso tra il 2009-2015 che purtroppo coincide con la devastante crisi economica. Questi due fattori, in particolare il secondo, hanno un impatto sulle scuole della montagna che può diventare devastante”.

“Attualmente – riferiscono Venuti e Colautti – l’organico del personale docente e ATA viene commisurato al numero degli allievi e delle relative classi, un calo degli stessi con la contrazione delle classi comporta  minori risorse umano professionali. Urgono correttivi perché la scuola può essere uno strumento per attuare politiche contro lo spopolamento in quanto rafforza  negli studenti l’identità con il territorio di appartenenza”.

Per la CISL e la CISL Scuola ALTO Friuli è urgente aprire un tavolo istituzionale con la Regione, gli enti locali, l’ufficio scolastico regionale, le OO.SS. per definire quale rete scolastica vogliamo avere nel prossimo futuro per rilanciare e rafforzare  un territorio che è parte importante della Regione FVG. “ In tale sede – concludono –  si potranno trovare le soluzioni endemiche come  : la carenza di Dirigenti Scolastici, il turn over esasperato del personale docente e ATA etc”.