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Sciopero in Automotive Tolmezzo: botta e risposta tra FIM e FIOM

Battaglia a colpi di comunicati quest’oggi tra i rappresentanti di FIM Cisl e FIOM Cgil rispetto allo sciopero indetto nel fine settimana presso lo stabilimento della Automotive Lighting  di Tolmezzo. Da una parte i metalmeccanici della Cisl che hanno stigmatizzato la bassissima adesione dei lavoratori, dall’altra i colleghi della Cgil che invece testimoniano la buona risposta nei reparti della metallizzazione e delle presse. Qui a confronto le due posizioni:

LA PRESA DI POSIZIONE DELLA FIM CISL

Fabiano Venuti
Fabiano Venuti

“ Ha prevalso il buon senso” commenta Fabiano Venuti, rappresentante della FIM Cisl per l’Alto Friuli, spiegando inoltre che “Il giorno seguente  alla sottoscrizione dell’accordo siglato anche  dalla RSA FIM-Cisl,  la Rappresentanza Sindacale Aziendale FIOM-Cgil  ha proclamato immediatamente e incomprensibilmente, aggiungo, lo sciopero dello straordinario”.

Venuti ricorda i termini dell’accordo sottoscritto il 23 settembre u.s. dalle RSA  della FIM-Cisl: la stabilizzazione di cinquanta lavoratori con contratto a tempo indeterminato a fronte  di lavoro straordinario da svolgersi nelle domeniche fino al 6 di dicembre in due reparti della fabbrica.

“Che  la Fiom proclami sciopero è assolutamente legittimo, ma in questa situazione è veramente incomprensibile. E’ fuori discussione che il sacrificio chiesto ai Lavoratori sia pesante,  ma  a fronte di questo i dipendenti dell’Automotive passeranno da 750 a 800! Tutelare i diritti dei  Lavoratori parte dalla generazione di posti Lavoro.” 

Il Segretario fa notare inoltre  che la tempistica della firma sull’accordo lo rende ancor più importante, in quanto lo scandalo VolksWagen   potrebbe arrecare danno  anche all’industria della componentistica automobilistica italiana, in cui l’Automotive Lighting è leader per il mercato  tedesco, creando  conseguentemente un effetto negativo sull’occupazione.

“La FIM-Cisl” conclude Venuti “ si impegnerà nell’ottenere ulteriori stabilizzazioni nello stabilimento di Tolmezzo, in quanto rimangono ancora 180 Lavoratori in somministrazione in stato di precarietà.”

 

LA REPLICA DELLA FIOM CGIL 

Giampaolo Roccasalva
Giampaolo Roccasalva

Non si è fatta attendere la replica della FIOM Cgil, per bocca del suo segretario regionale Giampaolo Roccasalva. “Lo sciopero degli straordinari all’Automotive Lighting di Tolmezzo, dichiarato dalle Rsa della Fiom, ha visto una buona adesione nei reparti della metalizzazione e delle presse, i più toccati dalla nuova organizzazione del lavoro.

L’aver scoperto dalla stampa, dai social network e da uno scarno volantino che nei prossimi due mesi e mezzo tutte le domeniche saranno impegnate in straordinario, pomeriggio e notte compresi, ha fatto montare la protesta – spiega il segretario dei metalmeccanici della Cgil – Ovviamente nessuno è contro le assunzioni ( che in questo caso non faranno crescere i numeri di Automotive, perché saranno solo delle trasformazioni con il jobs act): la protesta è derivata dall’assoluta mancanza di confronto con i delegati della Cisl, i quali hanno avvallato la richiesta dell’azienda senza fiatare.

I delegati della Fiom non sono stati consultati dall’azienda, pur avendo registrato il maggior consenso nelle elezioni e pur avendo delle proposte per risolvere la questione. Per rendere meno gravosa la turnistica, già di per sé pesante, avrebbero proposto un incremento di organici proprio nei reparti coinvolti, organizzando i turni senza dover utilizzare gli straordinari, oppure prevedendo riposi compensativi durante la settimana. Queste proposte sono ancora valide ed i delegati della Fiom sono pronti a discuterle. Tutto questo, naturalmente con il confronto con i lavoratori, cosa che è mancata totalmente.

Tornando allo sciopero, ribadiamo che la partecipazione è stata buona. In metallizzazione, ad esempio, di domenica pomeriggio ha scioperato il 40% degli addetti. Non poco, tenendo conto del fatto che gran parte dei lavoratori sono precari e della propaganda dei delegati Cisl, che sono giunti a ventilare il rischio di sanzioni disciplinari per i lavoratori che avessero scioperato. Lo sciopero è legittimo anche in Fiat: lo riconosce perfino il segretario della Cisl Alto Friuli nel suo volantino” conclude Roccasalva.