GemonesePrimo pianoTerritorio

Sanità in Alto Friuli, i Comitati: “Invece dei CAP assumete infermieri e fisioterapisti”

“La gente è sempre con noi e lo dimostrano le quasi 300 firme raccolte a Gemona in occasione della Messa del Tallero, per la ripresentazione dei 4 referendum, bocciati l’estate scorsa dal CentroSinistra in Consiglio regionale. Questo importante risultato – sottolineano i Comitati che si battono per la salvezza dell’Ospedale San Michele – ci sprona a continuare la nostra battaglia a difesa del nosocomio e impedire l’attuazione della iniqua riforma sanitaria, targata Serracchiani/Telesca del 2014, che lo vorrebbe trasformare in poliambulatorio/cronicario”.

“Siamo quindi fermamente contrari alla collocazione del tanto decantato Centro di Assistenza Primaria all’interno del San Michele e perdipiù al terzo piano, perché sarebbe un ulteriore passo verso la dequalificazione dell’Ospedale e anche per gli evidenti problemi logistici e di accesso. Una misura prevista nel P.A.L. 2017 della AAS 3, che però alla sua recente approvazione, come evidente segno di sfiducia, ha visto la presenza di soli 20 Sindaci su 68 e di cui 2 contrari. Questo inutile Centro, dovrebbe raggruppare i Medici di Base in un unico spazio, al terzo piano dell’Ospedale, con la presenza di un infermiere per la sua gestione”.

Il taglio del nastro al CAP di Tarvisio

Un poliambulatorio che, sempre secondo i Comitati, “non potrà dare risposte all’emergenza e nemmeno alla cronicità visto che, aldilà di mere dichiarazioni di stampa, le sbandierate figure professionali specialistiche sono tutte da definire, se mai ci saranno. Una scatola vuota, dove oltre al prolungamento dell’orario di presenza dei Medici di Famiglia, non ci sarà altro. Infatti dove questi Centri sono partiti, ma in pratica erano già presenti, es. Tarvisio o Buja, nulla è cambiato per l’utente, che fra l’altro rischia negli orari stabiliti, di non trovare il proprio medico, con l’interruzione di quel fondamentale rapporto di conoscenza reciproca, alla base di un corretto rapporto medico/paziente”.

“Saranno solo un pesante costo in più – concludono dal Coordinamento dei Comitati a difesa del San Michele – sull’ordine di una quindicina di Euro/anno per mutuato e con tutti i costi di gestione a carico della Azienda sanitaria, come previsto dalla D.G.R.n° 2249/’16. Sarebbe invece più logico e preferibile che queste importanti somme venissero stanziate per nuove assunzioni di infermieri, paramedici e fisioterapisti da destinare al territorio. Questa, anziché l’attuale “annuncite” sarebbe la vera risposta ai problemi dell’invecchiamento e della cronicità della popolazione, in particolare dell’area montana e pedemontana, dove vive la popolazione più anziana della Regione. Ciò anche per non andare a intasare le strutture sanitarie della pianura, già oberate, dove però ci sono le migliori risposte per queste problematiche”.

 

Un pensiero su “Sanità in Alto Friuli, i Comitati: “Invece dei CAP assumete infermieri e fisioterapisti”

  • L’ignoranza regna sovrana:
    1 la figura del “paramedico” in Italia non esiste, forse intendevano dire oss
    2 hanno appena finito di assumere decine di infermieri e stanno preparando nuovo bando per un nuovo concorso
    3 se a un paziente serve il suo medico di base e non un medico vuol dire che non ha nulla di grave e può aspettare

I commenti sono chiusi.