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Revelant (AR) mette in guardia: “Comunità montane commissariate, a rischio i fondi europei”

“È opportuno sapere se la Giunta si sia attivata per evitare alle Comunità montane, già commissariate da 6 anni, il rischio di perdere i finanziamenti europei previsti nei programmi comunitari 2014-2020 a causa della situazione di stallo della riforma delle UTI”.

Roberto Revelant
Roberto Revelant

A chiedere chiarezza e, nel caso, un immediato intervento dell’Esecutivo, è il vicecapogruppo di Autonomia Responsabile in Consiglio regionale, Roberto Revelant, che ha depositato una interrogazione. “La Giunta Serracchiani – spiega Revelant – con la legge regionale 6 del 2013 ha interrotto il procedimento di costituzione delle Unioni montane (che era stato opportunamente avviato dalla precedente Giunta Tondo) e ha nominato un Commissario straordinario per ciascuna comunità montana per l’ordinaria amministrazione in attesa del riordino e attuazione della riforma delle UTI che, allo stato attuale, è ancora in alto mare. Il rischio è che la gestione commissariale si limiti all’ordinario, non pianificando e progettando lo sviluppo della montagna”.

“Sarebbe un paradosso – continua Revelant – privare i territori all’interno delle Comunità montane dell’accesso a queste risorse economiche per l’inerzia normativa della Giunta. Inoltre, per quanto riguarda la Comunità montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale, la Giunta dovrebbe anche intervenire per rendere operativa la struttura commissariale, sotto organico a causa della prematura scomparsa di due dirigenti ai quali facevano riferimento la programmazione europea e la predisposizione dei bandi”.

“E non è ancora chiaro nemmeno il ruolo dei GAL all’interno della riforma degli Enti locali. La Serracchiani, che ha la delega alla montagna, dovrebbe iniziare a pensare a queste cose, perché siamo già a metà legislatura e segnali significativi del suo mandato non se ne vedono”.