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Renzo Tondo: «Berlusconi resta una grande opportunità per il Quirinale»

“Resto dell’idea di votare Silvio Berlusconi al Quirinale, se si candiderà. E’ la giusta occasione per avere una personalità di centro-destra come presidente della Repubblica, essendo lui il padre fondatore dei movimenti alternativi alla sinistra”.

Renzo Tondo, deputato carnico del Gruppo Misto e appartenente al partito “Noi con l’Italia”, si prepara alle elezioni per il Colle, che inizieranno il prossimo 24 gennaio, senza perdere la speranza in Berlusconi. E se i numeri, come previsto, non ci saranno? “Il piano B – continua Tondo interpellato dall’agenzia TiLancio – è in discussione in queste ore; stamattina ho parlato con Maurizio Lupi, leader del partito al quale ho aderito con lealtà fin dalla fondazione, e ci siamo rammaricati del rinvio del vertice degli elettori di centro-destra. Rischiamo di perdere un’opportunità unica”.

Un nome alternativo su cui convergere, secondo Tondo, potrebbe essere Franco Frattini, neo eletto alla presidenza del Consiglio di Stato: “E’ ovviamente una persona che ha tutte le qualità politiche e giuridiche per aspirare alla massima carica dello Stato”.

Questa mattina, intanto, dalla Camera è arrivato l’ok definitivo (con 279 voti a favore, 45 contrari e un astenuto) al decreto legge sul Super Green pass. “Ho votato la fiducia al governo ma non ho votato il Green pass – ha detto Renzo Tondo , perché resto convinto che nella gestione di questa emergenza il governo stia sbagliando su più fronti: solo vaccini e restrizioni anziché investimenti sulla ricerca sulle terapie autoimmuni, sul plasma”.

Sulla situazione sanitaria nazionale il giudizio di Tondo è completamente negativo: “Mi era stata offerta la nomina a sottosegretario proprio del Ministero della Salute. Ho rinunciato: con Speranza non ci sono punti di accordo. Inoltre critico  la comunicazione ufficiale e quella dei media sul tema vaccini e pandemia; gran parte della confusione che avvertono i cittadini dipende proprio da questa comunicazione assurda. A un certo punto, sembrava più facile trovare un virologo che un idraulico”.

Da deputato del Friuli Venezia Giulia (ed ex governatore), Tondo è più clemente sul sistema sanitario della sua regione: “In generale, e senza riferimenti alle decisioni centrali che ricadono sul FVG, il nostro sistema è efficiente, nonostante i fondi più scarni. Siamo una Regione a statuto speciale, ma meno speciali degli altri: i trasferimenti sono minori, ma i servizi ai cittadini restano di eccellenza”.