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Premio Solidarietà Sociale Fnp Cisl Alto Friuli a quattro associazioni

palco autorità giornata solidarietà tarcento (1024x624)Quattro associazioni che quotidianamente nell’ombra compiono un lavoro essenziale. Quattro storie di gruppi di persone uniti da valori unici. Quattro realtà che fanno il bene di altrettanti territori senza ricevere nulla in cambio. Sono i premiati della 18^ edizione “Giornata della solidarietà sociale” andata in scena ieri all’Auditorium di Tarcento e promossa come ogni anno dalla FNP Cisl Alto Friuli, la federazione dei pensionati guidata da Giancarlo Tabacco.

Si tratta dell’Associazione “Friuli Mandi Nepal Namastè” di Malborghetto Valbruna, l’associazione “A 360°” di Tolmezzo, l’associazione AVULSS di San Daniele del Friuli e la “Scuola Nuova di Tarcento” soc.coop.va sociale a R.L: Onlus.

Un pomeriggio all’insegna di un grande “Grazie” per quanto queste realtà donano ogni giorno al prossimo, come ha ricordato la presidente della Regione Debora Serracchiani in una lettera di saluto inviata alla platea. Ci hanno pensato poi lo stesso segretario Tabacco ed il sindaco di Tarcento Celio Cossa ad esaltare il valore di una manifestazione “che aiuta a coltivare i valori della solidarietà in tempi in cui anche il pubblico, vedi questione migranti, ha sempre più bisogno di associazioni e volontari che prestino il loro operato”.

Presenti alla cerimonia il segretario della Cisl Alto Friuli Franco Colautti, la segretaria con delega alle politiche sociali Annalisa Bergagnini, Iris Morassi della segreteria FNP Cisl FVG e il segretario nazionale della FNP Cisl Attilio Rimodi il quale dopo aver esaltato lo spirito solidaristico del sindacato e delle sue diramazioni, ha fatto il punto sulle politiche per i pensionati a livello nazionale, annunciando per il 7 aprile prossimo l’apertura a Roma presso il Ministero del Lavoro, di due tavoli di confronto  sul sistema previdenziale e su quello del welfare.

LE STORIE DEI PREMIATI

Naturalmente i veri protagonisti della giornata erano loro, i volontari delle associazioni premiate e a turno hanno voluto raccontare l’impegno che ci mettono sul campo ogni giorno.

Massimo Rossetto di Friuli Mandi Nepal Namastè, ricordando l’inizio delle prime collaborazioni con il Nepal avvenuto 15 anni fa, ha spiegato: “non siamo professionisti, non siamo missionari, in Nepal ci siamo andati per le montagne e ci siamo tornati per le persone. Grazie al nostro tempo libero siamo riusciti a costruire cinque scuole frequentate da mille bambini, ed ancora abitazioni, servizi per la popolazione, un rifugio per le bambine vittime di abusi. Il nostro era un nostro obbligo morale che dall’aprile scorso si è fatto ancora più forte, dopo lo spaventoso terremoto che ha provocato più di 10 mila vittime. Ci sono ancora paesi in balia di loro stessi e dopo esserci attivati immediatamente torneremo tra cinque giorni per continuare ad aiutare quasi 600 famiglie che hanno bisogno di ripari mentre i monsoni incombono”. Quindi Rossetto ha voluto testimoniare ai presenti un dato emblematico: “in 4 mesi abbiamo inviato più risorse noi in Nepal di quanto ha stanziato lo Stato Italiano, e non ci fermeremo perché hanno ancora bisogno di noi”. E una parte di contributi è arrivata proprio dal sindacato cislino sia con i ricavati dei mercatini delle donne sia con fondi dell’UST.

LA VIDEOINTERVISTA A MASSIMO ROSSETTO


Singolare anche la storia di Don Antonio Villa, il parroco che gestisce la Scuola nuova di Tarcento, un unicum di scuola media paritaria che conta 73 alunni e 12 professori dove i ragazzi non pagano la retta e dove ognuno contribuisce come può. Canonico di San Babila (Milano), Don Villa raggiunse Tarcento dopo il terremoto del 1976 spedito da Don Giussani e dal nulla mise in piedi una struttura per quei tempi già avanguardista.

Il premio a Don Villa
Il premio a Don Villa

Determinante per il proprio territorio anche l’AVULSS di San Daniele del Friuli (nella foto in alto) che come ha ricordato l’assessore comunale Claudio Chiapolino da 20 anni compie quotidianamente un grande lavoro con gli anziani, soprattutto con gli ospiti della locale casa di riposo, molti dei quali senza più parenti; “una realtà che ha un grande pregio – ha ricordato – quello di mettere in campo una capacità di relazione ed aiuto unica dinnanzi a chi ha più bisogno”.

L’associazione “A 360°” è una neonata nel territorio comunale di Tolmezzo ma si sta rendendo già protagonista forte dell’esperienza del gruppo di utenti volontari “Dinsi une Man”. La presidente Ambra Prato ha spiegato che già il nome dice tutto: “ci occupiamo a tutto tondo di attività di inclusione sociale, inserimento lavorativo, arte, teatro, formazione assieme ai ragazzi del Centro di salute mentale del capoluogo carnico. E proprio con loro abbiamo avviato il progetto “dalla serra alla padella” che è prossimo a debuttare con alcuni servizi di catering dove gli stessi ospiti del centro sono i protagonisti”.

LA VIDEOINTERVISTA AD AMBRA PRATO

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