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Posata la prima pietra del nuovo Centro socio-assistenziale di Pontebba

“Oggi è un momento di festa e una dimostrazione tangibile dell’attenzione alla vallata, risultato di un impegno corale. Pontebba è un esempio di grande impegno verso la popolazione rivolto a offrire servizi a tutte le fasce d’età che consentano alle persone di vivere la comunità. La posa della prima pietra del Centro socio-assistenziale è una risposta all’esigenza di un territorio e non solo di un Comune, segno di lungimiranza e di cura al benessere della popolazione, soprattutto in zone di montagna, dove fare squadra oggi più che mai è fondamentale”.
Lo ha detto l’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli intervenendo alla cerimonia di posa della prima pietra del nuovo Centro socio-assistenziale a Pontebba alla presenza del sindaco Ivan Buzzi, dei rappresentanti le istituzioni locali e regionali e di don Arduino Codutti che ha benedetto l’evento.
Il nuovo complesso, finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, ospiterà il centro diurno per anziani, il centro socio-riabilitativo ed educativo per persone con disabilità e forme di residenzialità innovativa per anziani autosufficienti e non autosufficienti.
La struttura sarà a servizio dell’intera vallata e verrà edificata sull’area delle ex Scuole medie Arturo Zardini chiuse e abbandonate dagli anni ’90. Nel corso del 2022 l’Amministrazione ha provveduto alla demolizione dei fabbricati avviando così un percorso di riqualificazione dell’area. Le risorse a disposizione provengono per la parte di edificazione da due contributi regionali: 800mila euro dalla direzione infrastrutture per la realizzazione di forme di residenzialità innovative e 2,2 milioni di euro sempre da fondi regionali attraverso l’art. 5 della Legge regionale 14/2018 (Disposizioni urgenti in materia finanziaria e per esigenze indifferibili).
Il I e II lotto sono dunque già finanziati e appaltati mentre un III lotto da finanziare, richiederà un finanziamento di circa 1,2 milioni di euro. Si ipotizza che il cantiere sarà concluso in circa un biennio.
Sono state, inoltre, messe a disposizione ulteriori risorse pari a 640mila euro attraverso i fondi nazionali per le aree interne, che serviranno per l’acquisto degli arredi dell’intera struttura.
“La Regione continuerà a essere al fianco delle amministrazioni che guardando lontano e hanno a cuore gli interessi della popolazione – ha dichiarato Zilli -, in particolare quella più fragile che è nostro dovere tutelare garantendo strutture adeguate e con servizi di qualità”.
Per il sindaco Buzzi si tratta di un progetto per il quale sono state ricercate soluzioni innovative coniugando diversi aspetti: la parte della disabilità, la non autosufficienza per persone anziani e l’autosufficienza oltre al servizio sociale; una struttura a tutto tondo che darà risposte al territorio e alle esigenze delle famiglie del Canal del ferro e Val Canale.
Nel dettaglio la struttura socio-assistenziale ospiterà un centro diurno per anziani con 25 posti, un centro socio-riabilitativo-educativo da 10-15 posti per disabili e delle forme di residenza per anziani innovative tipo co-housing, micro strutture anche per non autosufficienti, oltre ad una quindicina di posti letto al secondo piano a cui ci aggiungeranno 6 mini alloggi per persone autosufficienti che condivideranno gli spazi per la vita diurna.
Zilli ha infine espresso un ringraziamento a tutti quelli che si sono attivati per il progetto a partire dall’Amministrazione comunale che, con la Regione e l’Azienda sanitaria, ne ha condiviso la proposta.

(nella foto Zilli e Buzzi)