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Paularo, per il consigliere Unida meglio costruire un nuovo albergo che acquistare l’Impero

Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale di Paularo, il sindaco Daniele Di Gleria ha manifestato il proprio disappunto per quelle che ha definito “inesattezze” contenute nel comunicato della sezione di Paularo della Lega in merito alla vicenda legata al contributo regionale per la realizzazione di un ostello presso l’ex Albergo Impero. Nel ricordare quanto già comunicato al Consiglio nelle due precedenti sedute e la volontà di richiedere la devoluzione del contributo, Di Gleria ha sottolineato che non c’è mai stato alcun pericolo di perdita del contributo.

Nell’occasione è intervenuto anche il consigliere di minoranza Annino Unida, il quale, dopo aver invitato sindaco e maggioranza alla presentazione di un Ordine del Giorno sull’argomento nel prossimo Consiglio comunale, ha evidenziato di non concordare su quanto comunicato dai referenti comunali della Lega, “che sicuramente vivono in realtà diverse dalla nostra. Tale posizione è motivata da tutta una serie di ragioni che i referenti non avranno neanche pensato. La Regione, con proprio decreto, stanzia 400.000 euro quale massimo contributo concedibile sulla spesa ammissibile di 630.000, per l’acquisto e ristrutturazione dell’Albergo Impero ai fini della realizzazione di un albergo per la gioventù. Le scadenze previste sono: inizio lavori entro il 30.06.2020, ultimazione entro il 31.12.2020. Nonostante questo, tutto l’intervento previsto per l’importo concesso non permetterebbe nemmeno lontanamente di eseguire un lotto funzionale, forse nemmeno a completare le necessarie opere strutturali – prosegue Unida -. Supponendo, ed essendo fiduciosi, che ciò fosse realizzabile, alla conclusione del 2021 avremmo un’opera parzialmente conclusa con un vincolo di destinazione di 5 anni dalla data del decreto di approvazione del rendiconto, supponiamo gennaio 2022, e quindi fino al gennaio 2027 la struttura dovrà essere adibita ad albergo della gioventù”.

“Ragionando invece in termini più realistici – dice ancora Unida, supportato anche dall’altro consigliere Leonardo Temil -, per rendere la struttura completa e funzionale i costi si aggirano tra 1,5/2 milioni di euro, sempre senza trovare sorprese geologiche in corso d’opera, visto che, se non ricordo male, l’albergo è appoggiato su una roccia affiorante. Quindi con l’attuale finanziamento, dopo averlo acquistato, affidata la progettazione complessiva e quella strutturale che si aggira attorno al 30/35% dei lavori, l’IVA al 22% sempre sui lavori e una quota del 5% per imprevisti, per i lavori rimangono dai 308 ai 318 mila euro, cifra insufficiente se si pensa di ristrutturare e realizzare 25 posti letto con servizi e cucina. A tutto ciò si deve aggiungere che la struttura avrebbe la necessità di uno spazio di parcheggio riservato e quindi c’è da risolvere anche questa problematica non da poco”.

L’ideale, secondo il consigliere della Val d’Incarojo, sarebbe richiedere un contributo specifico per un albergo. “Prima logicamente ci sarebbe da fare un piano economico, perché i rientri dai costi di gestione non sono poca cosa, soprattutto se il Comune pensa di darlo in affitto”, aggiunge Unida, che conclude così: “Visto che il Comune è proprietario della ex scuola in piazza Julia, si potrebbe valutare l’ipotesi di costruire in quel sito l’albergo, con minori costi rispetto all’acquisto del vecchio e fatiscente albergo Impero e realizzare uno spazio pubblico libero da costruzioni dove attualmente è situatA la struttura oggetto del contendere”.