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Oltre 3000 presenze nei 35 spettacoli in estiva del circuito ERT FVG

Oltre 3000 persone hanno preso parte all’attività estiva del Circuito ERT, sviluppata su 15 Comuni del Friuli Venezia Giulia per un totale di 35 repliche e 19 compagnie coinvolte. “Il pubblico – commenta questi numeri il direttore dell’ERT, Renato Manzoni, all’indomani della comunicazione da parte dell’Associazione delle Reti Teatrali Italiane dei dati nazionali – ha dimostrato grande attaccamento al nostro mondo, riempiendo gli spazi, sia all’aperto sia nei teatri. Tutti hanno apprezzato l’attenzione nei confronti dei protocolli anti-Covid, rispettando sempre distanziamento e utilizzo della mascherina, facendo la loro parte per garantire la sicurezza di questi luoghi. Ed è andata così anche in occasione degli spettacoli di Marco Paolini e Simone Cristicchi andati in scena, all’insegna del tutto esaurito, la scorsa settimana inaugurando la stagione autunnale nella quale recupereremo quanto rinviato dalla primavera scorsa”.  

In Italia sono stati oltre 1.120 gli appuntamenti con più di 140.000 presenze complessive, interessando 400 luoghi tra teatri e spazi all’aperto e coinvolgendo circa 500 compagnie e gruppi artistici. Sono stati 265 i Comuni italiani attivati grazie ai Circuiti per un totale di quasi 3,7 milioni di euro di costi sostenuti (oltre il 50% del finanziamento Mibact destinato agli stessi soggetti). I 13 circuiti regionali protagonisti di questa performance fanno parte dell’Arti, all’interno di Agis/Federvivo.

È un bilancio decisamente significativo, poiché maturato in un periodo ancora pieno di incertezze normative, quello relativo all’attività estiva 2020 (dal 15 giugno al 15 settembre) dall’associazione che riunisce i Circuiti Regionali Multidisciplinari dello spettacolo dal vivo di Piemonte, Toscana, Sardegna, Trentino-Alto Adige, Campania, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo-Molise, Veneto, Marche, Emilia-Romagna, Lombardia, Puglia e Lazio. I Circuiti hanno reagito e realizzato un progetto culturale necessario – anche senza obblighi rispetto ai parametri ministeriali – con la volontà di contrastare, con estrema attenzione ai protocolli di sicurezza, il blocco delle attività culturali. Un’offerta di qualità, capace di richiamare una grande mole di pubblico, che ha potuto seguire gli spettacoli nel pieno rispetto delle misure anti Covid. Numeri che dimostrano il grande lavoro dei Circuiti e la voglia di partecipazione del pubblico, che vive e percepisce gli spazi dedicati allo spettacolo dal vivo come luoghi sicuri.

“I luoghi dello spettacolo sono molto sicuri e devono essere distinti da altri luoghi di aggregazione dove, a buon diritto, non si può chiedere la compostezza – osserva Pierluca Donin, presidente dell’Associazione delle Reti Teatrali Italiane – Si tratta di spazi frequentati da cittadini che hanno voglia di tornare a teatro e che rispettano con rigore le norme sanitarie anti contagio”.

“Questi numeri – sottolinea Patrizia Coletta, vicepresidente dell’Associazione delle Reti Teatrali Italiane – testimoniano l’impegno dei circuiti nel rimettere in moto la macchina creativa, economica e occupazionale dello spettacolo dal vivo, riattivando il dialogo con la comunità che, con la grande partecipazione estiva, ha testimoniato la necessità di tornare a teatro”.

“Il volume delle attività programmate nei tre mesi successivi al blocco alla chiusura dei teatri – rimarca Sante Levante, Coordinatore dell’Associazione delle Reti Teatrali Italiane – conferma ancora una volta il ruolo concreto di catalizzatore dei circuiti regionali nella filiera dello spettacolo dal vivo, settore tra i più colpiti dalla crisi”.