CarniaCultura

Nuovo allestimento per la Pinacoteca Davanzo di Ampezzo

Il Comune di Ampezzo celebra il suo artista Marco Davanzo (1872-1955), a 150 anni dalla nascita del pittore, con l’inaugurazione sabato 14 maggio del nuovo allestimento della Pinacoteca Davanzo, nella sua sede di Palazzo A. Unfer, realizzato con i fondi dei piani di settore della Comunitá di Montagna della Carnia. L’amministrazione, con il sostegno della Comunità grazie ai contributi per i piani di settore, in collaborazione con il Mic, Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia, e con CarniaMusei, grazie agli interventi della ditta Art e Grafica, sotto la direzione artistica e scientifica della curatrice Michela Lupieri, ha organizzato tre giorni di eventi dedicati all’intervento di rinnovo della Pinacoteca. Il programma prevede oggi (venerdì 13) la visita guidata in anteprima, su prenotazione e fino ad esaurimento posti, dell’esposizione permanente, a partire dalle ore 15; domani (sabato 14) alle 16 l’inaugurazione ufficiale del nuovo allestimento della Pinacoteca, che fa parte della rete museale di CarniaMusei, e , domenica pomeriggio alle 18, in collaborazione con la Società Filologica Friulana, nella sala teatrale della Scuola dell’Infanzia si terrà il monologo con Carlo Tolazzi “Lumiei, sei apostoli per un ponte”, in cui l’attore interpreta il pittore Davanzo nella narrazione della storia della costruzione dello storico ponte sul Lumiei.  

“Si tratta di un evento molto importante per la nostra località, in grado di attrarre l’attenzione di un pubblico attento alla cultura che saprà apprezzare le opere del Maestro Davanzo, in questo nuova esposizione”, dichiara il vicesindaco Valentina De Luca. Un rinnovato allestimento in cui lo studio  del pittore dispone di una maggiore centralità. Vengono infatti esposti, per la prima volta, tutti i materiali che appartenevano al pittore: i cavalletti, le valigette che utilizzava  per dipingere all’aperto, il cui contenuto è esposto in una vetrina ad essi dedicati. “Abbiamo voluto ricostruire tutto il percorso della pinacoteca, esponendo materiali d’archivio che sono stati ritrovati  – spiega la curatrice Lupieri, tolmezzina,  laureata allo Iuav di Venezia e docente di storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Udine -. Perciò, abbiamo voluto dare  evidenza, oltre che alle sue opere, anche a documenti, foto d’epoca, manifesti, inviti di mostre e ad un piccolo zibaldone del Maestro in cui annotava  spunti e descrizioni, fitto di testi, pensieri suoi sull’arte,  spiegazioni su come preparava le cornici, i colori. E di questo prezioso documento abbiamo voluto esporre non solo l’originale, ma anche le scansioni, per dare la possibilità al pubblico di  sfogliarlo senza compromettere  lo zibaldoncino”.

Nella mostra sono esposti circa 50 quadri tra tele e disegni su compensato e su cartoncini. Tutta la pinacoteca si sviluppa in 2 sezioni: quella permanente e quella temporanea che prendono forma in una grande stanza unica, dove sono state create delle sale “aperte”, ognuna dedicata ad un tema. Qui trova spazio una parte della produzione di Davanzo, molto vasta, con circa 1800 dipinti. “E’ stato molto complesso selezionarli, considerate le dimensioni, da piccolissimi, su cartoncino, a tele di 1 metro per 1.50”, racconta la curatrice, che voleva dare risalto ai diversi soggetti e far capire il cambiamento coloristico dagli esordi del pittore ampezzano, scuri all’inizio e chiari alla fine, passando per gli arancioni e i gialli nel periodo maceratese. Il percorso articolato nell’esposizione affronta i nuclei tematici: la prima parte della mostra è la galleria degli affetti, l’inizio della produzione artistica di Davanzo. Nella seconda sezione trovano spazio le sue opere in cui sono raffigurate scene di vita quotidiana, ed è questa la parte più ampia dell’esposizione: qui sono racchiusi circa 30 anni di produzione del pittore. Nella terza sezione, che è quella conclusiva della mostra permanente, dominano i “paesaggi montani”. L’esposizione, dunque, sviluppa un percorso artistico passando dall’inizio della carriera artistica del Davanzo, in cui trovano spazio i suoi volti frontali con colori cupi, per poi arrivare alla fine della produzione del maestro, con paesaggi montani dove sono raffigurate, con colori chiari, le vette e le cime delle sue montagne. “Una delle caratteristiche di Davanzo era il suo dipingere sempre e ovunque – spiega Michela Lupieri -. Amava in qualsiasi momento dell’anno con qualsiasi condizioni meteo, dipingere all’aperto”.

All’interno della mostra permanente, alla fine del percorso, c’è anche una parete dedicata alle esposizioni temporanee, che sembra avere un ruolo cruciale nel contesto: l’idea è quella di far ruotare tutte le opere della produzione dell’artista. La volontà della vicesindaco è stata quella di dare la più ampia evidenza possibile alla collezione di 1800 opere del Maestro: una ricchezza maggiore per la mostra che sarà aperta con visite guidate. “Abbiamo voluto  dare ancora più spessore alle esperienze culturali ad Ampezzo e per riservare al visitatore un servizio più ricco, dandogli la possibilità di  ammirare l’intera collezione dell’artista”, evidenzia De Luca. Non finiscono qui le novità del nuovo allestimento della Pinacoteca poiché, adiacente alla mostra temporanea, è stato creato un deposito a vista che fa uso di una struttura a griglia, dove sono contenuti altri quadri che i visitatori possono chiedere di visionare: si tratta di dipinti relativi ad uno stesso soggetto che Davanzo realizzava con diversi approcci. Altra assoluta novità, l’introduzione, all’interno della mostra, di didascalie riportanti citazioni di persone vicine al maestro, esponenti del mondo artistico e della figlia, che  lo descrivono. 

L’ingresso è gratuito.