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Nel 2018 risorse per 58 milioni di euro a favore dell’agricoltura regionale

Un importante stanziamento di risorse per il 2018 a favore dell’agricoltura regionale: 58 milioni di euro, di cui 45 immediatamente disponibili per le imprese del comparto.

Lo ha deliberato la Giunta del Friuli Venezia Giulia, approvando, su proposta dell’assessore alle Risorse agricole, Cristiano Shaurli, il documento di programmazione della legge 80 che regola il Fondo di rotazione regionale per interventi nel settore agricolo e finalizzato a sostenere e promuovere la realizzazione di nuovi progetti, in aggiunta o in alternativa ai contributi pubblici a fondo perduto e agli ordinari prodotti proposti dal sistema bancario.

Esprimendo soddisfazione per il risultato conseguito, l’assessore ha sottolineato come questa delibera confermi “una volta di più il grande investimento fatto da questa Amministrazione sul Fondo di rotazione“. Nel dettaglio, come ha spiegato l’assessore, i 45 milioni di euro che rappresentano la dotazione di partenza del 2018 andranno per oltre metà (26 milioni) a coprire nuovi investimenti del comparto e comprenderanno, ad esempio, anche i finanziamenti per l’anticipo del valore commerciale dei prodotti agricoli soggetti a stagionatura e invecchiamento (8 milioni), oltre che per il consolidamento di passività e per il sostegno alle imprese in difficoltà (10 milioni).

“In questi cinque anni – ha ricordato Shaurli – abbiamo impegnato, oltre alle risorse di questa delibera, 350 milioni di euro per oltre 3000 finanziamenti concessi. Contemporaneamente abbiamo reso le condizioni dello strumento maggiormente favorevoli per le nostre aziende, portando la durata dell’ammortamento sino a 20 anni. Inoltre abbiamo inserito, unico territorio con questa opportunità, un programma specifico di intervento a favore delle imprese in difficoltà”.

Come rimarcato dall’assessore, la legge 80 rappresenta “uno straordinario vantaggio competitivo di cui andare orgogliosi; e la Regione deve continuare a sostenere questo strumento con forza e risorse, in quanto permette di responsabilizzare gli imprenditori agricoli, molti dei quali, quelli più lungimiranti, hanno iniziato ad apprezzare l’applicazione della norma per la sua semplicità e per la quasi totale assenza di burocrazia, ancor più dei contributi a fondo perduto”. “La legge, infatti, favorisce importanti investimenti sia nel settore agricolo che in quello agroalimentare e soprattutto crea – ha concluso Shaurli – un circolo virtuoso che si autoalimenta, continuando a crescere e dando sempre nuove e veloci risposte”.