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Mondiale Trial, Piccin (Fi): «Dall’opposizione un ambientalismo talebano»

“M5s, Open e Patto si fanno sempre più portavoce di certo ambientalismo talebano, che non tollera alcuna manifestazione motoristica, neppure se autorizzata e controllata. Per fare i primi della classe dell’ecologismo militante, prima o poi, chiederanno di impedire qualsiasi attività umana nella natura”. Lo afferma la consigliera regionale Mara Piccin (Forza Italia), commentando le dichiarazioni in merito al Campionato Mondiale di trial che si svolgerà il 12 e 13 giugno a Tolmezzo.

“Alla ricerca di un pugno di voti – continua Piccin –, i consiglieri d’opposizione non esitano a far propri i rilievi accusatori di un’associazione ambientalista che l’organizzatore dell’evento ha già respinto con fermezza come falsi e fuorvianti, sottolineando che gli aspetti relativi alla tutela dei luoghi e della sicurezza di partecipanti e spettatori sono garantiti. E soprattutto che la manifestazione è autorizzata da Comune e Demanio”.

“È l’ennesima occasione – ricorda Piccin – in cui il M5s, ora affiancato da Open e Patto, tenta di gettare fango su una manifestazione motoristica autorizzata, rispettosa delle rigide norme in materia e con sicure ricadute in termini turistici. E’ questo il modo in cui i pentastellati vorrebbero discutere in commissione una revisione del Regolamento che autorizza le manifestazioni in aree naturalistiche? Più che di una revisione, l’obiettivo sembra quello di proibire qualsiasi iniziativa di questo genere. Se è così, basta dirlo, è la loro legittima posizione, che però non posso condividere. Ciò che non è tollerabile, invece, è scagliarsi contro attività rispettose delle leggi, tentando di metterle in discredito con insinuazioni prive di ogni riscontro oggettivo”.

MOVIMENTO 5 STELLE “Vogliamo tranquillizzare la consigliera Piccin, cui ricordiamo di essere la presidente della Commissione tutela dell’ambiente e non delle moto e affini ma che si dimostra sempre pronta alla levata di scudi quando ci sono di mezzo eventi motoristici in aree naturali. Non siamo contro chi organizza manifestazioni nel rispetto delle regole, semmai vogliamo che queste regole siano chiare e non danneggino l’ambiente”. Lo affermano i consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo e Cristian Sergo, replicando alle dichiarazioni dell’esponente forzista. “A proposito dei geositi, ricordiamo che esiste una legge regionale che ne vieta il danneggiamento e il deturpamento e che prevede l’istituzione di un apposito Catasto, che però a distanza di 5 anni è ancora in fase di realizzazione. Viene pertanto a mancare l’obbligo della Regione di autorizzare deroghe ai divieti previsti dalla legge regionale”.

“Ad oggi non c’è evidenza dell’autorizzazione sbandierata dalla stessa Piccin – aggiungono i consiglieri M5S –, finora sono state rilasciate solo autorizzazioni per facilitare i parcheggi e la viabilità nei giorni della manifestazione, l’ultima emanata ieri. Una di queste ricorda anche che una delle aree su cui si correrà la gara di questo weekend è interdetta al passaggio dei pedoni, non solo dei veicoli”.

“L’obiettivo che ci siamo posti con la mozione proposta a maggio – continuano Dal Zovo e Sergo – è quello di discutere la recente sentenza della Corte Costituzionale che sul tema afferma che il parere della struttura regionale competente deve accertare che il tracciato di queste manifestazioni non interessi siti Sic, Zps, aree protette, biotopi o prati stabili, ritenendo escluso che, in caso contrario, le attività possano essere autorizzate”.

“Nessuna volontà, da parte nostra, di gettare fango su qualcuno né intendiamo insinuare che non vengano rispettate le regole – concludono i consiglieri -. Crediamo però, ed è quello che abbiamo affermato nella conferenza stampa di ieri, che le norme per l’autorizzazione di determinati eventi e per il passaggio di veicoli a motore in aree naturali sono attualmente troppo frammentate e vanno riviste, garantendo, da una parte, maggiore chiarezza anche a chi deve effettuare i controlli e, dall’altra, una tutela più stringente per le aree ambientalmente più fragili. Il tutto ribadendo che non si discutono le manifestazioni in sé, quanto soprattutto l’effetto che possono creare 365 giorni l’anno, lasciando intendere ai molti amatori che possano girare indisturbati sui nostri sentieri montani. Noi continuiamo a preferire altre forme di fruizione della nostra montagna che non va difesa, ma rispettata”.