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Mazzolini: «Brollo non si erga a paladino della montagna sul tema acqua»

«Mi fa specie che il sindaco di Tolmezzo, Francesco Brollo, approfitti di ogni occasione per cercare visibilità e si erga oggi a paladino della difesa delle acque nella montagna friulana. Se oggi siamo pronti a creare una società idroelettrica regionale il merito è della Lega, non certo suo e del Pd».

Stefano Mazzolini (Lega), vicepresidente del Consiglio regionale, non ha gradito le esternazioni del primo cittadino tolmezzino sulle possibilità future per la montagna grazie alla legge sulle grandi derivazioni idriche e sulla scadenza delle concessioni. «La battaglia del Fvg per dotare la regione di una società pubblica per l’utilizzo delle acque è partita nel dicembre 2018. Oggi possiamo dire di aver raggiunto un risultato e si può guardare avanti con maggiore fiducia – rivendica Mazzolini in merito al disegno di legge 107, appena illustrato in IV Commissione, che apre la porte alla creazione di una società idroelettrica regionale -. Ricordo che fu la Lega di Salvini, nel contesto del governo Conte I, a inserire nel decreto semplificazioni del 2019 la competenza regionale sulle concessioni. È grazie a questo che oggi si può guardare avanti con altre prospettive sulla tematica».

Mazzolini per questo ringrazia «l’assessore ad Ambiente ed Energia, Fabio Scoccimarro, per il grande impegno profuso in questo progetto. Due anni fa abbiamo stanziato, assieme alla Giunta regionale, i primi soldi per lo studio sul recupero delle grandi derivazioni d’acqua a uso idroelettrico, in modo da ritornare al nostro territorio ciò che gli è sempre stato tolto. Ora la montagna avrà un ritorno in termini ambientali ed economici, con investimenti sul territorio e potremo dire basta allo sfruttamento delle ricchezze idriche locali da parte di soggetti esterni, che pensano soltanto al proprio tornaconto. Ora portiamo avanti il disegno di legge e cominciamo un lavoro atteso da molti anni, per il quale ci siamo spesi molto».

Tornando a Brollo, Mazzolini aggiunge: «Il sindaco di Tolmezzo si pone a salvatore della montagna, quando non lo è. Anzi, mi chiedo perché non abbia agito lui per un disegno di legge come il nostro, al quale lavoriamo da due anni con impegno e passione. Vuol far passare l’informazione di esser stata una sua idea per avere visibilità spacciandosi come il salvatore della montagna. Perché – si interroga Mazzolini – quando il Pd, lo stesso partito di Brollo, governava in Regione con il presidente Serracchiani, non ha emanato le leggi e definito le normative che stiamo portando avanti noi oggi? È inutile appropriarsi di meriti che non si hanno, così ci si rende soltanto ridicoli».