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Sappada ancora isolata dalle comunicazioni e senza energia elettrica

Questa mattina finalmente c’è stato un contatto telefonico con il capostazione del Soccorso Alpino e Speleologico di Sappada per avere ragguagli sulla situazione della conca sappadina, da lunedì non si avevano notizie sulle condizioni in paese, a causa del mancato funzionamento delle reti telefoniche.
La conca sappadina è ancora isolata dalle comunicazioni e senza energia elettrica. Il capostazione è riuscito ad agganciare la rete e a comunicare queste scarne notizie perché si è recato in Veneto per procurare alcuni gruppi elettrogeni per garantire i servizi fondamentali e i teli necessari a coprire provvisoriamente i tetti scoperchiati.
Tutti i tecnici della stazione del Soccorso Alpino di Sappada sono stati impegnati ventiquattrore su ventiquattro per garantire la sicurezza e portare aiuto agli abitanti: venti le abitazioni cui è stata divelta la copertura. Continuo l’impegno per liberare  i torrenti e le strade dalle piante abbattute e dalle ramaglie con le motoseghe. A Sappada il Soccorso Alpino è stato (fino alle 10 di questa mattina, ora dell’ultimo aggiornamento possibile)  l’unico corpo impegnato per la comunità, accanto ai carabinieri e a due vigili arrivati questa mattina dalla conca di Rigolato grazie all’apertura della strada alternativa a Comeglians.

 


LA NOTA DEL GRUPPO CONSILIARE REGIONALE DEL MOVIMENTO 5 STELLE

“«Carnia e Vajont in ginocchio», «Val Tramontina in tilt», «Invocato l’esercito», questi i titoli di giornale che si rincorrono sulle pagine regionali, oltre alle dichiarazioni del Presidente Fedriga che parla di «eccezionali eventi atmosferici», «evento atmosferico straordinario», «una situazione che non si verificava da 30 anni», sono la dimostrazione di come gli eventi atmosferici e le allerte meteo ci trovino sempre impreparati” –  Così oggi la consigliere regionale Ilaria Dal Zovo commenta le uscite stampa degli ultimi giorni, non senza una vena preoccupata per i danni subiti dal territorio.

“Eventi disastrosi si verificano periodicamente negli anni: l’alluvione di Latisana del 1966, l’alluvione nel pordenonese del novembre 2002 e l’alluvione in Valcanale dell’agosto 2003 (non 30 anni fa), quando in poche ore ripetuti temporali interessarono l’area determinando piogge anche superiori ai 300 mm in 4 ore” ricorda Dal Zovo. “I modelli climatici per il futuro indicano come, per le stesse località e per gli stessi livelli di precipitazione analizzati negli esempi storici, i tempi di ritorno di queste piogge estreme potrebbero diminuire. Quindi, rispetto allo stato attuale e in funzione dei diversi scenari di emissione, eventi simili a quelli analizzati potrebbero riproporsi in futuro con maggiore frequenza (dati tratti dallo Studio conoscitivo dei cambiamenti climatici e di alcuni loro impatti in Friuli Venezia Giulia, PRIMO REPORT – marzo 2018 Supporto alla predisposizione di una strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici e per le azioni di mitigazione, a cura di ARPA FVG), e qual è la risposta della politica? Un sopralluogo empatico, una conta dei danni e uno stanziamento emergenziale di 10 milioni di euro come quello approvato ieri dalla Giunta. Sono soluzioni tampone.”

A nostro avviso c’è, ed è molto presente, la necessità di un cambio di paradigma, vanno pensate e attuate politiche che vadano in direzione di azioni reali per prevenire e gestire l’inarrestabile cambiamento climatico in atto.   In questa direzione sono le nostre proposte di legge, che speriamo saranno presto calendarizzate in Consiglio regionale. Riguardano l’istituzione di una banca della terra, che funga da catalizzatore per un presidio in territorio montano e la rivitalizzazione dei piccoli comuni; Le città verdi che ha al suo interno misure atte alla de- impermeabilizzazione dei suoli e la corretta gestione e potatura degli alberi in città; la legge contro il consumo di suolo.

“Mi auguro che, visti gli eventi degli ultimi giorni e l’attenzione che la maggioranza sembra dimostrare avere, sia aperta quanto prima una discussione sulle nostre proposte e si giunga a una corretta gestione e prevenzione ambientale che metta al riparo la nostra regione e i nostri cittadini da altre catastrofi” ha concluso la consigliera grillina.