CarniaPrimo pianoTerritorioVideo

Luisa Polonia e Doro Gjat lanciano “Tolmezzo Città Alpina” 2017

Si è aperta con l’intervento della madrina ufficiale Luisa Polonia, la cerimonia di conferimento ufficiale del titolo di “Tolmezzo Città alpina 2017” ospitata venerdì sera presso l’Auditorium Candoni di Tolmezzo. Luisa lo scorso mese ha vinto la medaglia d’oro di sci Special Olympics nello slalom speciale e a lei la presidente Serracchiani ha donato la targa della Regione, complimentandosi con l’atleta per essere “testimone della tenacia, del coraggio e della forza non soltanto dei grandi campioni, ma anche dei carnici veri”.

La serata, condotta da Marco Angileri e Francesca Spangaro, è stata aperta dai ragazzi del corso di musica della Scuola secondaria di Primo Grado del Capoluogo carnico. E’ stato quindi il sindaco Francesco Brollo a ribadire le motivazioni della scelta della madrina. “Vogliamo che sia Luisa perché nella vita e nello sport porta avanti il più importante dei valori che ha un cittadino di montagna: tenacia e rispetto per l’altro”.

__

Ricevendo dal primo cittadino di Tolmino Uros Brezan il testimone del titolo, Brollo ha voluto poi sottolineare come “ciò che Tolmezzo riceve oggi e che cederà a Bressanone il prossimo anno sia la prima pietra sulla quale fondare un pezzo del nostro futuro. La prima pietra di un edificio che ha però già un progetto definito: fare di Tolmezzo una porta delle Alpi, un centro a servizio della montagna”.

Il programma di azioni concrete per raggiungere l’obiettivo è stato ricordato nei dettagli. “Cominciamo da Palazzo Linussio: abbiamo ottenuto il sostegno del Carnia Industrial Park per un percorso partecipato allo studio di fattibilità che nei prossimi mesi specificherà cosa si può fare della ex Caserma Cantore, a livello culturale, produttivo, turistico. Questo percorso entrerà poi nel progetto europeo Tour Des Villes sulla conversione degli spazi urbani dismessi, che facciamo assieme a Sonthofen e Idrija. Intanto abbiamo ricevuto grazie a Tolmezzo città Alpina dalla regione 500.000 euro per le prime opere di restauro: assieme alla Soprintendenza stiamo progettando i primi interventi”, ha ricordato Brollo.

E poi, tra i tanti altri progetti anche Golena Blu, la riqualificazione del Tagliamento che diventerà un laboratorio all’aria aperta per gli studenti. Grazie al lavoro dell’Istituto Solari e a 80.000 euro della Regione sarà riqualificata una zona che adesso è dimenticata ed è anzi oggetto di discarica. “Il 10 maggio avremo ospiti 500 studenti da tutta la regione per l’appuntamento “A scuola sul fiume”, ha evidenziato Brollo.

Un progetto particolarmente apprezzato soprattutto dal segretario generale della Convenzione delle Alpi, Taja Ferancic-Lakota, che nel suo discorso ha sottolineato come nell’ambizioso programma di Tolmezzo sia stata posta particolarmente attenzione alla tutela e valorizzazione del Tagliamento, uno dei pochi fiumi alpini naturali d’Europa.

“Il titolo di Città alpina dell’anno sia l’occasione per far conoscere e visitare Tolmezzo e la Carnia, per darci quella visibilità che ancora ci manca e per presentarci come una regione attrattiva” ha auspicato la presidente della Regione Debora Serracchiani. Nel suo intervento ha sottolineato come il titolo sia una responsabilità e soprattutto un’occasione da vivere come una missione collettiva. “Ci esorti a pensare a quello che vogliamo che la Carnia e Tolmezzo diventino nei prossimi anni: non sia solo un compito del Comune e della Regione, ma anche di enti, associazioni, categorie economiche; ognuno deve sentire che questa è l’occasione che possiamo sfruttare tutti insieme per confrontarci con altre regioni e città, per diventare protagonisti e non comparse di quello che ci capiterà negli anni a venire”.

Serracchiani, ricordando che questo titolo “è stato raggiunto grazie al lavoro molto coraggioso e determinato dell’amministrazione comunale”, ha anche fatto notare che sarà l’opportunità per inserire la città non solo nella Convenzione delle Alpi, il grande patto, firmato dagli Stati alpini e dall’Unione Europea nel 1991, ma anche all’interno della quarta strategia macroregionale alpina Eusalp.

“È la prima volta che la Regione ottiene questo titolo e credo sia proprio il momento giusto perchè in questi anni abbiamo cercato di lavorare per far sì che la Carnia, e la nostra montagna in generale, si inserisse da protagonista all’interno delle linee di finanziamento, dei grandi progetti regionali e comunitari”, ha concluso Serracchiani.

Dopo gli interventi di Thiery Billet, presidente dell’associazione Città alpina dell’anno, la cerimonia si è conclusa con l’esibizione di Doro Gjat, rapper carnico, fresco vincitore della selezione per partecipare al concerto del Primo Maggio a Roma.




 

 

Un pensiero su “Luisa Polonia e Doro Gjat lanciano “Tolmezzo Città Alpina” 2017

  • galdino leschiutta

    Mi pare strano che si consideri città alpina, aldilà della demagogia e parole vuote che si sentono declamare, Tolmezzo che di fatto pur di mantenere se stesso stà svuotando la Carnia intera, specie i paesini di montagna.
    Questo, grazie anche alle politiche regionali che non solo da oggi, ma dal post terremoto in poi hanno considerato la montagna un peso e non una risorsa. Si preferiscono spendere fior di milioni quando ci sono danni ambientali, anziché prevenirli. Poi se girate per i nostri boschi vedrete molti tagli recenti e poche impiantagioni, ma le risorse non vanno solo sfruttate ma anche ricreate.

I commenti sono chiusi.