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Lucia Poli, Milena Vukotic e Marilù Prati in teatro a Tolmezzo con “Sorelle Materassi”

“Sorelle Materassi”, il romanzo di Aldo Palazzeschi del 1934, diventa pièce teatrale grazie all’adattamento di uno dei più apprezzati drammaturghi italiani, Ugo Chiti, e alla regia di Geppy Gleijeses. Lo spettacolo ha per protagoniste tre grandi interpreti della scena italiana: Lucia Poli, Milena Vukotic e Marilù Prati, stelle di un cast completato da Gabriele Anagni, Sandra Garuglieri, Luca Mandarini e Roberta Lucca. Lo spettacolo andrà ins cena martedì 20 febbraio al Candoni di Tolmezzo alle 20.45.

Ambientato nei primi anni del XX secolo a Coverciano, sobborgo di Firenze, Sorelle Materassi narra la vicenda di quattro donne che vivono una vita tranquilla e isolata. Tre di esse (Teresa, Carolina e Giselda), sono sorelle: le prime due sono nubili, la terza è stata da loro accolta essendo stata respinta dal marito. Teresa e Carolina sono abilissime sarte e ricamatrici e vivono cucendo corredi da sposa e biancheria di lusso per la benestante borghesia fiorentina. Giselda, delusa dalla vita, tende all’isolamento e si lascia tormentare da un rabbioso risentimento. Una dose di popolaresco ottimismo e di serena saggezza è introdotta nella vita familiare dalla fedele domestica Niobe che tranquillamente invecchia insieme alle padrone.
Tutto sembra scorrere su tranquilli binari quando nella casa giunge Remo, il giovane figlio di una quarta sorella morta ad Ancona. Bello, pieno di vita, spiritoso, il giovane attira subito le attenzioni e le cure delle donne. Istintivamente Remo si rende conto di essere l’oggetto di una predilezione venata di inconsapevole sensualità e approfitta della situazione ottenendo immediata soddisfazione a tutti i suoi desideri e a tutti i suoi capricci creando gelosie e portando la famiglia verso la rottura.

Difficile collocare questo spettacolo all’interno di un filone: è una commedia, una tragedia, un grottesco, un vaudeville, una farsa? Nel romanzo Palazzeschi fornisce segnali fuorvianti, passando da temi e registri prima allegri, poi oscuri ed enigmatici. Ugo Chiti da questi segnali è riuscito a ricavare una pièce delicata e assolutamente unica.

Maggiori informazioni al sito www.ertfvg.it e chiamando l’Ufficio Cultura di Tolmezzo (0433 487961).