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L’assessore Santoro: “Su Ermes grande recupero rispetto al 2013”

“Nella primavera del 2013 i comuni della Carnia attivi sulla rete Ermes erano 8, a fine 2015 le 28 Amministrazioni carniche erano state tutte coperte dal servizio; nella primavera del 2013 i chilometri di rete realizzati erano 94, a fine 2015 erano 184 (opera infrastrutturale completata); nella primavera del 2013 FVG WiFi era presente in Carnia solo a Tolmezzo, a fine 2015 tutti i comuni erano coperti dal servizio”.

Sono i numeri del programma Ermes (banda larga) per quanto riguarda l’area montana ricostruiti dall’assessore regionale alle Infrastrutture e Territorio Mariagrazia Santoro, in risposta a un intervento del consigliere regionale Roberto Revelant.

Mariagrazia Santoro
Mariagrazia Santoro

L’assessore ha aggiunto che “il bando per la manifestazione di interesse degli operatori privati è stato ad oggi il più partecipato della Regione con ben 10 operatori che si sono detti interessati alla fase di elaborazione degli studi di fattibilità per portare la connessione delle case dei cittadini”.

Sulla richiesta di numeri da parte del consigliere di opposizione, dunque, “siamo lieti di fornirglieli – ha precisato Santoro – anche se avrebbe potuto partecipare all’incontro pubblico con i cittadini dei giorni scorsi e partecipare al confronto diretto. Tutti numeri – così l’assessore – che dimostrano come un grande e lungimirante progetto avviato dalla Giunta Illy avrebbe potuto portare risultati concreti ben prima del 2013”.

Santoro ha ricordato che in generale ad aprile 2013 i chilometri realizzati in tutta la Regione del Programma Ermes erano 761 mentre ad oggi sono 2.120 e non era stata ancora concordata con l’Unione europea la procedura di cessione della fibra ai privati. “L’attuale Amministrazione regionale, assieme ad Insiel, ha quindi impresso una profonda e radicale accelerazione delle opere e del progetto per colmare il ritardo accumulato”.

Altro punto toccato è RuNe (Rural Networks), il primo progetto transfrontaliero per rete aperta a banda larga per garantire la connettività agli utenti delle zone rurali in Friuli-Venezia Giulia, Slovenia e Croazia che attualmente non dispongono di un accesso adeguato all’infrastruttura. “Siamo ancora in attesa da gennaio che investitori privati formalizzino qualcosa – ha detto Santoro -, ma indipendentemente dalla proposta RuNe, e sempre nell’ambito dell’iniziativa Connected Communities, il tema dei finanziamenti del Piano Juncker tramite la Bei (Banca europea per gli Investimenti) è stato affrontato dalla Regione in una serie di incontri tecnici promossi dalla Commissione europea, con il sostegno della World Bank, finalizzati a definire un modello di intervento effettivamente finanziabile e finalizzato a colmare il deficit di infrastrutture nelle aree grigie”.

Il Friuli Venezia Giulia, ha infine ricordato l’assessore, è riuscito ad ottenere dal ministero dello Sviluppo economico uno stanziamento di 86 milioni, cui si aggiungono 15 milioni regionali, per la realizzazione della banda ultra larga (Bul) nella nostra Regione “attraverso un modello simile a quello di Ermes che è stato esteso a tutto il territorio nazionale”.