CarniaCultura

L’Alta Valle di Susa protagonista nella mostra fotografica di Socchieve

Sarà inaugurata giovedì 6 settembre, alle ore 18.30, la mostra fotografica “Sospensioni. Prove di decodificazione dell’Alta Valle di Susa contemporanea”, un’occasione di riflessione sugli usi spesso contrastanti e talvolta non sostenibili di un territorio di montagna, nonché sulla qualità delle sue trasformazioni. La mostra, realizzata da CIPRA Italia e curata da Antonio De Rossi con il coordinamento scientifico di Federica Corrado, sarà in esposizione presso il Centro Culturale di Socchieve. Inaugurano Gabriella De Fino, responsabile TSM (Trentino School of Management) per il governo del territorio e del paesaggio Area Unesco, e Mara Cernic, presidente del gruppo di lavoro “Turismo” della Convenzione delle Alpi.

Proposta nell’ambito della seconda edizione della Summer School “Paesaggi e vivibilità: percezione, progettazione, governance” che si terrà a Forni di Sopra dal 5 al 7 settembre, la mostra rende omaggio ai lavori dei fotografi Laura Cantarella, Antonio La Grotta e Simone Perolari, che hanno percorso con i loro obiettivi l’Alta Valle Susa per cogliere la contemporaneità del paesaggio, dell’ambiente naturale, della cultura e dell’economia alpina. L’intento è lanciare, attraverso gli scatti, uno sguardo verso nuovi possibili sviluppi nelle terre alte. La Valle rappresenta uno spazio naturale e rurale, con vette incredibili e testimonianze straordinarie di come urbano e montagna possano intrecciarsi.

La mostra sarà visitabile fino al 23 settembre con i seguenti orari: giovedì e venerdì 16.00-19.00; sabato e domenica 10.00-12.00 e 16.00-19.00.

I partner coinvolti in particolare in “Sospensioni” sono CIPRA Italia, UTI della Carnia, Comune di Socchieve, Museo carnico delle Arti Popolari “Michele Gortani”, ASCA (Associazione delle Sezioni CAI di Carnia – Canal del Ferro – Val Canale), ai quali si affiancano i partner della Summer School, ovvero Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, TSM (Trentino School of Management), STEP (scuola per il governo del territorio e del paesaggio), MUSE e, in collaborazione, Fondazione Dolomiti UNESCO.