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La valorizzazione delle Dolomiti in primo piano a Forni di Sopra

“Quando si discute di montagna in Friuli Venezia Giulia si corre il rischio di pensare ad essa come a una destinazione univoca. Ma per la sua varietà, anche in considerazione delle diverse attività che vi si svolgono, la montagna friulana è più di una”.
L’assessore alle Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e montagna del Friuli Venezia Giulia, Stefano Zannier, ha portato la sua riflessione su una visione integrata della politica per la montagna all’evento “Dolomiti mountain school. Quali turismi per la montagna friulana”, in corso tra ieri e oggi a Forni di Sopra.
“Ci sono esigenze completamente diverse da vallata a vallata anche per numero di abitanti e tenuta sociale ed economica. La pianificazione dunque deve tener conto di un territorio non omogeneo e deve porsi l’obiettivo di superare la soglia minima di popolazione che abita e vive in montagna per garantire la sopravvivenza della montagna stessa”, ha sottolineato Zannier.
“Alcune attività in montagna possono proseguire solo se sono economicamente sostenibili. La Regione ha il compito di chiedersi fino a che punto può spingersi un intervento a sostegno e come bilanciare interessi di singoli e della collettività.”.
Secondo l’assessore “è necessario avere la capacità operativa per intervenire, ma non sempre la ripartizione di competenze tra diversi enti, anche all’interno della Regione stessa, agevola l’azione unitaria e coordinata per lo svilupo economico dall’area montana”.
Quanto al turismo, “in alcuni territori ci sono le infrastrutture adatte all’accoglienza, in altre c’è un paesaggio incontaminato che va rispettato sviluppando attività che si rivolgono ad una platea di turisti più contenuta ma più specializzata. Non credo che alcuni modelli di sviluppo turistico, mutuati da altre aree del Paese, si adattino ad ogni destinazione della nostra montagna”.
Oltre agli aspetti turistici il convegno, nella sessione di ieri, ha affrontato diversi temi legati alla valorizzazione delle Dolomiti. Il tessuto dolomitico in cui si inserisce Forni di Sopra, ad esempio, vanta una delle più vaste collezioni di reperti di dinosauri e altre forme di vita risalenti a oltre 60 milioni di anni fa. La geologia dell’area ne configura il paesaggio, unico al mondo e riconosciuto patrimonio dell’umanità Unesco. Tra i primati di questa area, vi è anche quello della frana del Vajont che con 273 milioni di metri cubi di materiale è la più grande al mondo.
Dolimiti mountain school è promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia – Servizio biodiversità e la Comunità di montagna della Carnia, in collaborazione con la Fondazione Dolomiti UNESCO, dall’Università degli Studi di Udine e dall’ASCA – Associazione delle Sezioni CAI di Carnia-Canal del Ferro-Val Canale.
Le due giornate di formazione specialistica sui temi rilevanti del governo e della gestione del paesaggio sono aperti ad amministratori, tecnici, liberi professionisti, rappresentanti di aziende di promozione turistica, associazioni, operatori economici, studenti e persone interessate.