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La minoranza dice no alla riqualificazione della scalinata di Ovaro

Nel prossimo Consiglio Comunale di Ovaro, in programma giovedì 4 maggio alle ore 17, il gruppi Alternativa per Ovaro 4.0 e il gruppo misto consegneranno nelle mani del sindaco Lino Not una petizione, supportata da centinaia di firme, per dire no al progetto di riqualificazione della scalinata adiacente al Municipio, «opera finanziata interamente con l’avanzo di amministrazione derivato soprattutto dalle tasse dei cittadini di Ovaro, un’opera inutile e costosa, soprattutto nell’attuale situazione d’incertezza e di disagio per le famiglie, distruggendo di fatto un’opera monumentale realizzata per ricordare tutti i caduti delle guerre, oltre ad essere un simbolo e un punto di aggregazione per diverse generazioni di giovani – si legge in una nota firmata dalle opposizioni -. La realizzazione di due rampe con pendenze oltre il 12%, per uno sviluppo lineare di una cinquantina di metri, non rispecchia in nessun modo le esigenze della comunità di Ovaro, oltre a non rispettare le esigenze dei diversamente abili».
«La scalinata così com’è non ha nessuna criticità normativa ed è conservata magnificamente – aggiungono i due gruppi consiliari -. Se proprio si volesse renderla ancora più usufruibile, basterebbe installare dei corrimani, di cui al momento è sprovvista, liberando di fatto i 250.000 euro per opere più utili ed urgenti di cui la cittadinanza ha più necessità, magari seguendo i suggerimenti delle consulte frazionali». 

Sul tema era intervenuto nei giorni scorsi sul Messaggero Veneto il sindaco Not: «La scalinata non verrà demolita, quello che dobbiamo fare è creare un percorso alternativo a lato, in quanto la struttura non è a norma. Abbiamo presentato il progetto alle Consulte e in assemblee pubbliche, facendo vari momenti di confronto anche per i consiglieri comunali. Se poi l’opposizione non ha voluto partecipare è un altro discorso, quanto meno non si affermino ora cose che non corrispondono al vero, generando confusione gratuita». Sul tema dei diversamente abili, Not ha spiega: «Attualmente c’è qualche difficoltà per creare una pendenza adatta anche per i disabili, ma stiamo valutando come risolvere il problema col progetto esecutivo. Se ci sono concrete proposte di miglioramento da parte di qualcuno, siamo disponibili al confronto».