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La legge sugli impianti a fune in primo piano nell’incontro di Tarvisio

“Con investimenti complessivi per circa 70 milioni di euro sui poli montani la Regione ha voluto riprogrammare i palinsesti invernali ed estivi della nostra montagna. L’interesse della Giunta regionale era quello di attivare un programma di sviluppo del territorio montano a lungo termine che, ne siamo consapevoli, non può esaurirsi in cinque anni, ma che sta dando già ottimi risultati”.
L’assessore regionale alle Attività produttive e turismo Sergio Emidio Bini ha esposto le finalità della politica regionale nella gestione dei poli montani e i contenuti della nuova legge sugli impianti a fune in un incontro pubblico che si è svolto nell’auditorium comunale di Tarvisio.
All’evento hanno preso parte anche il sindaco Renzo Zanette e il vicepresidente del Consiglio regionale, Stefano Mazzolini, oltre ai tecnici di PromoTurismoFVG e ai rappresentanti del Collegio regionale dei maestri di sci.
“Sono state definite delle regole e le abbiamo messe a sistema – ha ricordato Bini -, includendo in esse il Piano Neve che consente di programmare puntualmente gli investimenti in montagna. Le nostre aree montane avevano bisogno di essere aiutate ed incentivate sia a mantenere operativi gli impianti già presenti sul territorio sia a sfruttare meglio l’attrattività turistica della nostra splendida montagna, non solamente legata alla stagione invernale e sciistica ma sempre più attrattiva anche nella stagione estiva”..
La legge di settore 11/2022 prevede una moderna disciplina degli impianti a fune, delle aree sciabili attrezzate e delle piste dedicate agli sport sulla neve, oltre ad importanti disposizioni in materia di sicurezza nelle discipline sportive invernali. Come ha sottolineato Bini, infatti, “la legge norma, aggiorna, semplifica, snellisce e rende più efficace la normativa di settore rispetto alla risalente legge del 1981. Era quindi evidente la primaria necessità di aggiornamento dell’apparato normativo rispetto a quello precedente obsoleto e datato”.
Oggetto della legge di settore sono in larga parte gli impianti a fune presenti in montagna ed utilizzati per le discipline sportive invernali, ma vi rientrano anche gli impianti a fune per il trasporto di persone in città, come ad esempio il mini impianto di Pradibosco. Per quanto riguarda gli impianti a fune nelle zone montane, la Regione ha affidato la gestione della quasi totalità degli impianti di risalita a PromoTurismoFVG, quale braccio operativo dell’Amministrazione regionale.
L’assessore ha richiamato alcuni dati: “Nei sei poli gli sciatori sono cresciuti in media del 26 per cento rispetto all’anno scorso. Tra le vacanze natalizie e l’inizio del 2023 gli impianti regionali sono stati scelti da 42mila persone in più rispetto all’anno scorso. Un chiaro segnale dell’attrattività turistica del nostro territorio, frutto di investimenti mirati e di un’attenta valorizzazione dei poli montani. Un esempio su tutti riguarda l’ottima risposta data dai poli turistici montani al Festival olimpico invernale della gioventù europea, Eyof 2023, svoltasi dal 21 al 28 gennaio. Un’altra occasione per dimostrare l’attrattività e l’offerta di alto livello della nostra montagna, in un contesto transfrontaliero che non ha eguali”.
I Poli sciistici montani individuati dalla norma sono sei: Sella Nevea (comuni di Resia e Chiusaforte), Ravascletto/Zoncolan (comuni di Ravascletto e Sutrio), Piancavallo (Aviano e Budoia), Tarvisio (Tarvisio e Malborghetto-Valbruna), Sappada/Forni Avoltri (Sappada e Forni Avoltri), Forni di Sopra/Sauris (Sauris e Forni di Sopra).