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Per la Lega Nord il fallimento delle UTI passa anche da Paluzza

Sul tema delle riforma delle UTI (Unioni Territoriali Intercomunali), con particolare riferimento al comune di Paluzza, intervengono con una nota Michael Plazzotta della Lega Nord-Carnia e Gilberto Unfer del gruppo consiliare Continuità e sviluppo per Paluzza.
“La riforma viene sbandierata dalla presidente Serracchiani e dalla sua giunta come portatrice di risparmi e di una migliore efficienza dei servizi, riforma portata avanti anche dai suoi “fedelissimi” sul territorio tra cui si annovera il sindaco di Paluzza, Massimo Mentil – affermano -. Opinioni legittime, non fosse che pure quest’ultimo si trova a ridisegnare la pianta organica nel suo Comune il 30 dicembre 2016 evitando così di dover assegnare, a decorrere dall’1 gennaio 2017, due dipendenti della polizia locale all’UTI. 
È quanto successo a Paluzza con la Delibera di Giunta n°126 del 30/12/2016 nella quale due dei dipendenti comunali, inquadrati come Agenti di Polizia Locale, che avrebbero dovuto “raggiungere” i colleghi a partire dal primo gennaio agli ordini dell’UTI della Carnia, sono andati a ricoprire due posti di nuova costituzione come istruttori direttivi amministrativi. Una delle motivazioni espresse nella delibera è quella relativa al fatto che i due dipendenti di fatto già svolgevano compiti amministrativi. All’avvento della nuova amministrazione il Comune aveva nel proprio organico un agente di polizia che si occupava interamente di tale servizio non solo per il nostro comune ma anche per i comuni aderenti all’associazione intercomunale. Ora ci ritroviamo dopo due anni e mezzo di amministrazione Mentil con due agenti che si occupano prevalentemente di materie amministrative, tanto da cambiarne funzione due giorni prima del trasferimento in UTI. Il secondo agente, arrivato nel frattempo con mobilità interna, è passato dall’occuparsi dei boschi per molti comuni della zona convenzionati fra loro, a essere interamente a carico del Comune di Paluzza in quanto la convenzione faticosamente costruita dall’amministrazione Vezzi è miseramente fallita. A rigor di logica, visti i proclami dei vertici regionali seguiti fedelmente dagli attuali vertici comunali, l’occasione dell’avvio dell’UTI della Carnia sarebbe stata quindi l’occasione per una migliore distribuzione degli incarichi tra le risorse umane che abbiamo nel nostro Comune, un’occasione per migliorare il servizio di vigilanza di molto ridimensionato negli ultimi periodi, e infine un’opportunità per realizzare qualche buon risparmio, ma alla fine, come temevamo, è stato tutto un bluff. Scelte legittime ma che a nostro parere sono da bollare come un nulla di fatto dopo tanti proclami su risparmi e efficienza”.

Sull’argomento pone delle riflessioni anche Barbara Zilli, consigliere regionale Lega Nord, che da sempre si oppone con forza alla riforma che ha introdotto le UTI: “Ho già presentato una interrogazione in Consiglio Regionale per fare luce sulla questione – dice -. L’esempio di Paluzza è la riprova che questa legge non funziona. Il Sindaco che probabilmente per dovere di partito ha aderito all’UTI salvo poi cambiare le carte in tavola in barba ai criteri di economicità e efficienza, dovrebbe ripensare alla sua posizione e prendere esempio dai sindaci che hanno rifiutato questa riforma. Le vie verso migliori servizi per i nostri conterranei e razionalizzazioni volte al risparmio devono essere altre, le Unioni Territoriali sono un mostro che divora risorse e tolgono rappresentanza ai cittadini”.

A queste considerazioni ha replicato su Radio Studio Nord il sindaco Massimo Mentil. Proponiamo il podcast del suo intervento.