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Innovazione del design ed evoluzione dei materiali nel convegno alla Fantoni di Osoppo

Il Centro Ricerche Fantoni di Osoppo ha ospitato l’assemblea dell’Associazione per il Disegno Industriale (ADI) del Friuli-Venezia Giulia, durante la quale è stato anche organizzato il convegno dal titolo “Innovazione nel design ed evoluzione dei materiali: due strade parallele”. La scelta del luogo non è stata causale: non soltanto per il valore del Centro Ricerche che dalla fine anni ’90 ha ospitato incontri con premi Nobel, convegni internazionali e gruppi di ricerca, ma anche per l’innovazione che Fantoni oggi sta applicando ai processi produttivi e di conseguenza ai suoi materiali e prodotti finiti.

I lavori sono stati guidati dalla presidente dei soci del Friuli-Venezia Giulia, Nicla Indrigo, che è anche membro della consulta nazionale. Nel suo saluto introduttivo, il presidente del gruppo industriale Paolo Fantoni, ricordando il premio “Compasso d’Oro” assegnato dall’ADI nel 1998, ha ringraziato i presenti per il dialogo costante tra progettisti e produttori che alimenta lo sviluppo di nuove soluzioni per materiali sempre più efficienti e sostenibili. Il dibattito ha visto poi protagonisti Nevio Di Giusto, già responsabile dei centri stile della Fiat, Piero Valle dello Studio Valle Architetti Associati, progettista degli edifici relativi agli ultimi investimenti in corso nel Campus Fantoni, Christina Conti, docente dell’Università di Udine, e Makio Hasuike, designer e architetto giapponese di fama internazionale.

“Spesso ci troviamo divisi tra l’urgenza di sviluppare soluzioni innovative senza i materiali adatti, o al contrario con materiali interessanti ma privi di un’applicazione concreta – ha approfondito Di Giusto -. Nella mia esperienza, soprattutto nel settore automobilistico, ho vissuto migliaia di volte questo dilemma: integrare o meno innovazione in un prodotto consolidato e sicuro, come l’auto. Tuttavia, nel 70% dei casi, il timore del top management per i rischi ha frenato l’introduzione di novità. Solo alla fine della mia carriera, da amministratore delegato del Centro Ricerche Fiat, ho colto una nuova prospettiva: progettare materiali su misura, grazie ai nanomateriali, ai derivati del carbonio e alla spinta creativa di tecnici e fornitori. Oggi viviamo un’altra rivoluzione con l’Intelligenza Artificiale, spesso abusata come parola, e attraverso tecnologie come la stampa 3D, il controllo numerico, la simulazione digitale. Strumenti che eliminano limiti storici, come l’angolo di spoglia, e aprono nuovi mestieri. Ma serve equilibrio: il rischio è lasciarsi sedurre da un senso di onnipotenza e dalla mancanza di limiti, dimenticando che ogni innovazione comporta inevitabilmente anche una coscienza delle responsabilità”.

“Dal 2024 la Delegazione ADI Friuli-Venezia Giulia – ha detto nelle conclusioni la presidente Indrigo ringraziando il gruppo Fantoni per la splendida ospitalità ricevuta – ha intensificato il proprio impegno nella promozione e valorizzazione del design locale, puntando sul coinvolgimento di territorio, soci e giovani progettisti. L’attività del consiglio direttivo è stata costante, con incontri regolari e partecipazione ai consigli nazionali.  Sono stati organizzati concorsi, mostre, convegni e incontri dedicati a sostenibilità, cultura del progetto e nuove tendenze. Tra le iniziative: mostre sul design del legno arredo, un’esposizione dedicata a Virgilio Forchiassin, progetti con istituti di formazione e aziende, partecipazione a Pordenone Design Week e Sicam, che nel 2025 si amplierà a forum interattivo. È stato avviato un fondo librario e multimediale sul design in regione e sostenuto il progetto per un Centro Studi sul Colore a Pordenone. Attivo anche l’Osservatorio Permanente Design FVG, con scouting di progetti e selezioni per l’ADI Design Index”.