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Inaugurata a Illegio la mostra “Carne, la materia dello spirito”

“Nei prati della Carnia il fare capolino delle orchidee selvatiche annuncia l’arrivo della stagione bella, un segno di rinascita e bellezza: è un’immagine che affiora alla mente quando si sale a Illegio ieri, per questo rinnovarsi dello stupore di fronte ad un evento culturale che ormai da quasi vent’anni si rinnova per il tramite del Comitato di San Floriano, un gruppo di persone sognatrici e di due parroci colti e appassionati, che sanno regalare uno scrigno di opere d’arte straordinarie in grado di attirare un sempre più crescente numero di visitatori”.
Lo ha commentato l’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli a margine dell’inaugurazione della mostra “Carne, la materia dello spirito” nella Casa delle esposizioni di Illegio.
“Ho pensato a quante volte tante persone semplici, impegnate nel duro lavoro di sfalcio nei prati d’alta montagna, si sono fermate a contemplare la bellezza: una bellezza – ha osservato Zilli nel corso del suo intervento di fronte al folto pubblico raccolto nel Teatro tenda – che cercavano e sapevano di trovare perché ogni anno la primavera ritorna. È una bellezza che sicuramente ha fatto loro compagnia nelle notti fredde d’inverno. Imbattersi in un’orchidea selvatica e pensare di coglierla per donarla a qualcuno, perché la bellezza si gode nella condivisione e per conservare il simbolo del momento in cui la quotididianità si interrompe. Qui ad Illegio, in perfetta armonia con la gente del borgo, i suoi figli di ieri e di domani cui è inscindibilmente legata, quella quotidianità spesso arida, che siamo costretti a vivere a volte nella fretta e nella superficialità, si interrompe per lasciare spazio alla profondità spirituale dell’arte”.

Il taglio del nastro

Dopo il taglio del nastro e la visita guidata alle opere del curatore don Alessio Geretti, l’assessore ha ringraziato mons. Angelo Zanello e il Comitato di San Floriano presieduto da Lara Iob per l’elevatissima qualità delle opere in mostra, molte delle quali mai esposte prima, e ha garantito il sostegno dell’Amministrazione regionale all’evento che ha saputo valorizzare un borgo incontaminato della montagna del Friuli Venezia Giulia.
Dal VI secolo a.C. al primo Novecento a Illegio sono in mostra fino al 22 ottobre duemilacinquecento anni di storia dell’arte in 40 opere – alcune inedite e mai visibili al pubblico -, alcune firmate da artisti da scoprire, altre dai più grandi maestri: tra gli altri, Donatello, Canova, due capolavori di Peter Paul Rubens, Gerrit van Honthorst, Giambattista Tiepolo, Eugène Delacroix.
“Questa mostra che non darà risalto solo a Illegio e alla Carnia ma a tutta la regione, a livello internazionale vista la costanza, l’intuito e la passione con la quale il curatore sa trovare opere da presentare al pubblico per la prima volta e soprattutto sa mettere assieme in un racconto affascinante una serie di espressioni artistiche legate alla spiritualità” ha commentato Zilli al termine della vista, nella quale è rimasta particolarmente colpita dal ritratto di Germana Geraldi Zanini di De Chirico e dalla pregevole scultura “Pudicizia” dello scultore friulano Luigi Minisini nonché, per il suo legame con la storia, dall’opera inedita di Tiepolo, “Ritratto di un Procuratore veneziano” dipinta proprio mentre il grande artista era al lavoro nel palazzo patriarcale del capoluogo friulano. Tante le autorità presenti all’inaugurazione, sindaco di Tolmezzo Roberto Vicentini compreso, durante la quale si sono esibiti il Coro Panarie e il Coro del Rojale, accompagnati dall’Ensemble orchestrale, dal soprano Giulia Caccavello e dall’organista Valerio Simonini diretti dal maestro Paolo Paroni.