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In Val Pesarina un progetto per capire bisogni ed esigenze degli anziani

Al via a Prato Carnico il progetto “Sentinelle di Comunità”, ideato ed elaborato dal Servizio Sociale dei Comuni della Carnia, nell’ambito della Strategia Aree interne Alta Carnia, per mappare bisogni ed esigenze delle persone più anziane.
Nei prossimi giorni un incaricato del Servizio Sociale,  assieme ad una volontaria del Comune (in ogni frazione ci sarà una persona diversa, un viso conosciuto ed amico), suoneranno nelle case dei residenti con più di 75 anni d’età per consegnare una lettera di presentazione del progetto.
Il progetto consiste in una serie di interviste finalizzata a comprendere quanto i servizi attualmente offerti rispondono alle reali esigenze e risultano efficaci, oltre ad intercettare e raccogliere nuovi bisogni e necessità.
Lo scopo ultimo è di adeguare e potenziare i servizi esistenti ma anche crearne di nuovi più rispondenti ai reali bisogni dei cittadini più anziani della Carnia.
Nel consegnare la lettera, le operatrici del Servizio Sociale raccoglieranno le disponibilità ad essere intervistati e concorderanno un appuntamento successivo per realizzare (questa volta da sole, senza le volontarie) l’intervista a domicilio, utilizzando tutti i presidi di sicurezza per il contenimento del Covid 19.
“Faccio un appello ai concittadini ed alle concittadine con più di 75 anni d’età ad aderire con entusiasmo, senza paure e senza peli sulla lingua a questa iniziativa – dice il sindaco Erica Gonano, ricordando fra l’altro che le risposte saranno raccolte su moduli anonimi -. Le vostre opinioni, le vostre esperienze, i vostri suggerimenti sono preziosissimi e consentiranno di mettere a punto nuove opportunità per la nostra comunità e l’intera Carnia.
Non lasciamoci sfuggire questa possibilità di contare e indirizzare le scelte pro futuro. Chiedo la gentilezza ai familiari di preavvertire i nonni e le nonne”.

Il sindaco pesarino aggiunge: “In questo caso le persone che suonano alla porta sono fidate, in tutti gli altri casi rinnovo l’ invito a non far entrare in casa persone sconosciute e a non fornire dati personali quali età, stato di salute, indirizzo, composizione nucleo familiare, eccetera via telefono. Infine ringrazio di cuore il Servizio Sociale dei Comuni per questa possibilità ed alle meravigliose volontarie che hanno aderito con slancio all’iniziativa”.