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In calo le nuove assunzioni in Friuli Venezia Giulia

Nel 2019 il numero di nuovi rapporti di lavoro dipendente attivati in regione nel settore privato (esclusa l’agricoltura) è diminuito del 5,3% rispetto all’anno precedente (quasi 8.000 assunzioni in meno). La significativa crescita delle nuove assunzioni a tempo indeterminato (2.216 in più, pari a +11,9%), infatti, non compensa le forti flessioni dei rapporti a tempo determinato (-4.340, pari a -7,2%) e soprattutto in somministrazione (-9.013, quasi un quarto in meno). Lo rende noto un’indagine Ires Fvg curata dal ricercatore Alessandro Russo su dati Inps.

Risultano inoltre in aumento sia il ricorso al contratto di apprendistato (+283 unità, pari a +4%) sia a quello intermittente (+5,4%, pari a +772 nuovi contratti), dal 2017 utilizzato come alternativa ai voucher. Infine anche il lavoro stagionale ha registrato un notevole incremento (+2.195 assunzioni, pari a +18,7%), dopo quello del 2017 (di analoga entità, +18,7% nell’anno in cui vennero aboliti i voucher), probabilmente perché si tratta di una tipologia contrattuale non soggetta alle restrizioni previste dal cosiddetto “Decreto Dignità” (in merito alla durata massima e alle possibili proroghe dei contratti a tempo determinato).

Cresce la componente a tempo indeterminato

I rapporti di lavoro a tempo indeterminato avevano già avuto una forte spinta nel 2015, grazie alla possibilità per le imprese di usufruire di consistenti sgravi contributivi. Nell’ultimo biennio si è registrato un nuovo importante incremento e, se si considerano le variazioni nette dei contratti a tempo indeterminato (assunzioni più trasformazioni di altre tipologie contrattuali meno le cessazioni), nel 2019 risulta ampiamente positivo e pari a quasi 9.500 unità in regione.

Più licenziamenti di natura economica 

Negli ultimi anni, tra le interruzioni dei contratti a tempo indeterminato, si può rilevare un netto aumento delle dimissioni dei lavoratori, che nel 2019 hanno riguardato il 68% delle cessazioni in Fvg. A seguire si trovano i licenziamenti di natura economica, in deciso calo fino all’anno scorso (erano pari a quasi il 40% nel 2014, nel 2018 sono scesi al 20,3% del totale), che comprendono quelli avvenuti per giustificato motivo oggettivo, licenziamento collettivo, per esodo incentivato, cambio appalto o interruzione di rapporti di lavoro nel settore edile per completamento dell’attività e chiusura di cantiere. Nel 2019, invece, dopo anni in cui tale tipologia era sempre meno frequente, si è verificato un incremento pari a +7,3% (428 unità in più), che potrebbe indicare un deterioramento del contesto economico locale. Sono infine meno numerosi ma in aumento i licenziamenti di natura disciplinare, che includono quelli per giusta causa o giustificato motivo soggettivo, passati dal 2,5% del totale nel 2014 al 4,5% delle cessazioni a tempo indeterminato nel 2019.

In aumento le domande di disoccupazione

Nel 2019 risultano in aumento le domande di prestazione NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego), passate in regione dalle 38.649 del 2018 a 39.543 (+2,3%, superiore al +1,8% nazionale); si tratta di un ulteriore segnale di criticità proveniente dal mercato del lavoro. Si ricorda che la NASpI è una prestazione erogata a favore dei lavoratori dipendenti che abbiano perso involontariamente l’occupazione. La NASpI riguarda tutti i lavoratori dipendenti ad eccezione degli operai agricoli (per i quali è prevista un’altra specifica tutela) e dei lavoratori a tempo indeterminato della Pubblica Amministrazione. 

Tra settembre e dicembre è risalita la cassa integrazione 

Nel 2019 il numero di ore di cassa integrazione guadagni autorizzate in regione è rimasto sostanzialmente stabile (-0,9% rispetto all’anno precedente) intorno ai 5 milioni. Si può però osservare un’accelerazione nei mesi più recenti, tra settembre e dicembre; nella prima parte dell’anno, infatti, le ore autorizzate si erano quasi dimezzate rispetto allo stesso periodo del 2018. In particolare si può rilevare un notevole incremento delle ore di cassa integrazione straordinaria per contratti di solidarietà in provincia di Gorizia, che è l’unica che presenta una crescita complessiva (le ore sono triplicate rispetto all’anno precedente). Inoltre si rileva un intensificarsi del ricorso agli interventi ordinari soprattutto nell’industria meccanica in provincia di Pordenone.

Limitati gli effetti della “flat tax”

Nel 2019 il numero di aperture di partite Iva in Fvg è stato pari a oltre 8.200, un dato in lieve aumento rispetto all’anno precedente (+0,5%); si tratta della crescita meno elevata tra tutte le regioni italiane, mentre a livello nazionale si è registrata una dinamica decisamente positiva (+6,4%).  A livello nazionale nel 2019 i soggetti che hanno aderito al regime forfetario sono stati 263.043, pari al 48,2% del totale delle nuove aperture, con un forte aumento rispetto al 2018 (+34,5%). Tale andamento si può attribuire alle modifiche normative introdotte con la legge di bilancio 2019 che hanno elevato a 65.000 euro il limite di ricavi per poter aderire al regime forfetario. Nonostante questo tipo di agevolazione, dunque, in regione non si rileva un significativo impulso all’apertura di nuove partita Iva. A livello territoriale il numero di nuove aperture mostra al contrario una sensibile flessione pari a -5,5% in provincia di Gorizia, la più pesante in Italia dopo quelle di Benevento (-19,2%), Avellino (-7,8%) e Mantova (-7,4%). Udine e Pordenone presentano dinamiche meno negative (rispettivamente -1,2% e -1,7%), solo Trieste evidenzia una netta variazione positiva (+10,6%). I dati statistici relativi alle aperture delle nuove partite Iva di imprese e professionisti sono quelli comunicati all’Amministrazione Finanziaria e memorizzati nelle banche dati dell’Anagrafe Tributaria. 

 

Tab. 1 – Nuovi rapporti di lavoro attivati in FVG, 2018-2019

2018 2019 var. ass. var. %
A tempo indeterminato 18.583 20.799 2.216 11,9
Apprendistato 7.120 7.403 283 4,0
A termine 60.027 55.687 -4.340 -7,2
In somministrazione 37.652 28.639 -9.013 -23,9
Contratto intermittente 14.295 15.067 772 5,4
Stagionali 11.765 13.960 2.195 18,7
TOTALE 149.442 141.555 -7.887 -5,3

Fonte: elab. IRES FVG su dati Inps. Settore privato esclusa l’agricoltura

 

Tab. 2 – Cessazioni di rapporti di lavoro in FVG, 2018-2019

2018 2019 var.ass. var. %
A tempo indeterminato 29.040 31.357 2.317 8,0
Apprendistato 4.011 4.370 359 9,0
A termine 47.653 43.418 -4.235 -8,9
In somministrazione 36.650 29.361 -7.289 -19,9
Contratto intermittente 13.020 14.739 1.719 13,2
Stagionali 11.606 13.923 2.317 20,0
TOTALE 141.980 137.168 -4.812 -3,4

Fonte: elab. IRES FVG su dati Inps. Settore privato esclusa l’agricoltura

 

Tab. 3 – Variazioni nette dei contratti a tempo indeterminato in FVG, 2015-2019

2015 2016 2017 2018 2019 Totale 2015- 2019
a) Assunzioni 29.777 17.457 15.497 18.583 20.799 102.113
b) Trasformazioni 14.223 10.598 8.564 14.698 20.017 68.100
c) Cessazioni 28.719 27.911 28.380 29.040 31.357 145.407
Variazioni nette (a+b-c) 15.281 144 -4.319 4.241 9.459 24.806

Fonte: elab. IRES FVG su dati Inps. Settore privato esclusa l’agricoltura

 

Tab. 4 – Cessazioni di rapporti di lavoro a tempo indeterminato per motivo (valori assoluti), 2014-2019

2014 2015 2016 2017 2018 2019
Dimissioni 12.996 15.417 15.807 18.076 19.343 21.336
Licenziamento di natura economica 10.974 8.807 8.286 6.725 5.885 6.313
Licenziamento di natura disciplinare 688 828 1.131 1.166 1.296 1.401
Risoluzione consensuale 598 742 592 561 561 458
Altre motivazioni 2.276 2.925 2.095 1.852 1.955 1.849
TOTALE 27.532 28.719 27.911 28.380 29.040 31.357

Fonte: elab. IRES FVG su dati Inps. Settore privato extra agricolo

 

Tab. 5 – Cessazioni di rapporti di lavoro a tempo indeterminato per motivo (%), 2014-2019

2014 2015 2016 2017 2018 2019
Dimissioni 47,2 53,7 56,6 63,7 66,6 68,0
Licenziamento di natura economica 39,9 30,7 29,7 23,7 20,3 20,1
Licenziamento di natura disciplinare 2,5 2,9 4,1 4,1 4,5 4,5
Risoluzione consensuale 2,2 2,6 2,1 2,0 1,9 1,5
Altre motivazioni 8,3 10,2 7,5 6,5 6,7 5,9
TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fonte: elab. IRES FVG su dati Inps. Settore privato extra agricolo

 

Tab. 6 – Distribuzione regionale delle domande di prestazione NASpI, 2018-2019

2018 2019 var. ass. var. %
Piemonte 112.182 116.994 4.812 4,3
Valle d’Aosta 6.975 7.473 498 7,1
Liguria 53.916 54.034 118 0,2
Lombardia 245.593 256.222 10.629 4,3
Trentino-Alto Adige 66.275 67.112 837 1,3
Veneto 154.668 159.494 4.826 3,1
Friuli-Venezia Giulia 38.649 39.543 894 2,3
Emilia-Romagna 160.324 162.159 1.835 1,1
Toscana 135.412 137.018 1.606 1,2
Umbria 25.434 25.729 295 1,2
Marche 55.939 57.041 1.102 2,0
Lazio 158.977 163.838 4.861 3,1
Abruzzo 55.596 55.002 -594 -1,1
Molise 11.099 11.034 -65 -0,6
Campania 215.261 216.912 1.651 0,8
Puglia 152.200 151.831 -369 -0,2
Basilicata 22.425 22.094 -331 -1,5
Calabria 72.512 72.916 404 0,6
Sicilia 174.937 176.009 1.072 0,6
Sardegna 88.404 90.449 2.045 2,3
ITALIA 2.006.778 2.042.904 36.126 1,8

Fonte: elab. IRES FVG su dati Inps

 

Tab. 7 – Ore di cassa integrazione autorizzate per tipologia di intervento, FVG 2018-2019

2018 2019 Var. Ass. Var. %
CIG Ordinaria 2.127.253 2.351.838 224.585 10,6
CIG Straordinaria 2.887.929 2.631.983 -255.946 -8,9
CIG Deroga 20.309 4.488 -15.821 -77,9
CIG Totale 5.035.491 4.988.309 -47.182 -0,9

Fonte: elaborazioni IRES FVG su dati Inps

 

Tab. 8 – Ore di cassa integrazione autorizzate per provincia, FVG 2018-2019

2018 2019 Var. Ass. Var. %
Pordenone 2.353.117 2.171.953 -181.164 -7,7
Udine 1.946.446 1.427.196 -519.250 -26,7
Gorizia 357.953 1.154.309 796.356 222,5
Trieste 377.975 234.851 -143.124 -37,9
FVG 5.035.491 4.988.309 -47.182 -0,9

Fonte: elaborazioni IRES FVG su dati Inps

 

Tab. 9 – Nuove aperture di partite Iva, 2019

2019 var. % 2018-19
Udine 3.696 -1,2
Pordenone 2.032 -1,7
Trieste 1.720 10,6
Gorizia 823 -5,5
FVG 8.271 0,5

Fonte: elab. IRES FVG su dati Ministero dell’Economia e delle Finanze

 

Tab. 10 – Nuove aperture di partite Iva, 2019

2019 var. % 2018-19
Prov. Aut. Bolzano 4.477 11,9
Lombardia 92.595 11,7
Piemonte 38.781 11,0
Puglia 36.419 7,4
Liguria 13.894 7,3
Lazio 63.830 6,4
Veneto 39.483 6,3
Toscana 35.055 5,6
Umbria 7.849 5,6
Emilia-Romagna 36.754 5,5
Basilicata 4.803 5,4
Prov. Aut. Trento 4.304 4,8
Sicilia 41.317 4,1
Marche 13.131 4,0
Calabria 17.492 3,4
Valle d’Aosta 1.098 3,0
Abruzzo 12.854 2,8
Molise 2.996 2,1
Sardegna 13.991 2,1
Campania 53.891 1,4
Friuli Venezia Giulia 8.271 0,5
ITALIA 545.725  6,4

Fonte: elab. IRES FVG su dati Ministero dell’Economia e delle Finanze