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Il parco del Rivellino di Osoppo “ri-progettato” nella tesi di laurea di Francesco Cattarino

Si chiama Francesco Cattarino, ha 26 anni ed è di Buja: lo scorso mese di marzo ha conseguito a pieni voti e con lode la laurea magistrale in Architettura presso l’Università di Udine presentando una tesi sul Forte di Osoppo e sul sottostante Parco del Rivellino.

L’idea di sviluppare la tesi su questo particolare ambito (a seguirlo è stata l’architetto Antonella Indrigo di Gemona, ndr) – dice – è sorta dalla curiosità nel vedere dall’alto del colle questi segni artificiali dei bastioni Napoleonici presenti all’interno del Parco del Rivellino e capire cosa fossero. L’obiettivo era di sperimentare la realizzazione di un parco in grado d’interpretare i segni connotanti il luogo su cui sorge e dare una risposta, in termini di servizi, a una domanda di attività ricreative e sportive nell’area del Forte di Osoppo“.

Una zona che si presta ovviamente a molteplici utilizzi e il piano di recupero dell’architetto Pierluigi Grandinetti, in parte attuato alla fine degli anni Ottanta e ripreso da Cattarino, prevedeva già un insieme di funzioni, sia nell’altopiano e sia nel Parco del Rivellino. Gli stessi collegamenti viari agevolano pure l’organizzazione di eventi di un certo livello, come ben sappiamo. Un lavoro molto interessante, insomma, quello realizzato dal neo architetto Cattarino, ovviamente del tutto teorico, ma chissà che talune delle soluzioni da lui immaginate per il parco del Rivellino non vengano poi davvero attuate in futuro.

Lo stesso architetto ha donato al Comune il plastico del Forte e del Rivellino, oggetto dei suoi studi, nonché le tavole progettuali e copia della tesi di laurea. Presto sarà impegnato in una nuova avventura lavorativa che lo porterà a New York, dove collaborerà con uno studio di architettura.