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Grande Guerra, dalla Regione 100.000 euro a Chiusaforte

Valorizzazione e recupero dei diversi percorsi, delle strutture e dei manufatti legati alla Grande Guerra presenti nel comune di Chiusaforte per accrescere il flusso turistico e conservarne la fruibilità nel tempo.

Sono questi gli obiettivi del progetto dedicato agli interventi di manutenzione straordinaria complementari al Sentiero dell’Ottavo Alpini e alla ciclabile Sulle ruote dei Bersaglieri, il cui schema di collaborazione fra Regione e Comune di Chiusaforte è stato approvato oggi dalla Giunta del Friuli Venezia Giulia su proposta dell’assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti.

Si tratta di un’iniziativa che, entro il 30 novembre 2018 e grazie a un contributo regionale di 100mila euro rispetto a un costo progettuale complessivo di 135mila, prevede di recuperare sentieri, strutture e beni riferiti alla Grande Guerra presenti nel territorio comunale.

“Gli interventi – ha spiegato Torrenti – hanno un duplice obiettivo: da un lato salvaguardare e rendere meglio fruibili sentieri e beni interessati, dall’altro permettere al Comune di offrire i servizi culturali e turistici-culturali richiesti dai visitatori che affluiranno durante e dopo gli anni del Centenario”.

Nel piano operativo, oltre al completamento delle azioni avviate nel 2015, fra cui la sistemazione del percorso che collega l’altopiano del Montasio a Piani di Là, sono previsti il recupero dell’ex Forno nel complesso della fortezza di Chiusaforte, la sistemazione del sentiero storico militare, lungo circa 3.400 metri, che collegava l’abitato di Chiusaforte alla prima linea militare, dalla frazione di Raccolana a Patocco, il recupero delle trincee Ponte delle lastre e Bosco Camet e la realizzazione di un percorso multimediale nella fortezza.

Il progetto intende anche riprodurre le immagini delle vie del capoluogo al tempo della Grande Guerra per apporle su telai in legno che saranno installati sulle finestre degli immobili in disuso della cittadina.

La valorizzazione in chiave turistica dell’importante patrimonio storico-culturale della I Guerra Mondiale, secondo Torrenti, consentirà infatti di incrementare il numero di visitatori e aumenterà la capacità attrattiva del territorio