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Dopo Gemona, nuovo record per il Tiramisù. A Villesse il più lungo del mondo

Missione compiuta per il tiramisù da record realizzato domenica in Friuli Venezia Giulia: con una lunghezza di 266,90 metri il dolce preparato a Villesse (Gorizia) si è aggiudicato il titolo di “tiramisù più lungo del mondo” ed è entrato ufficialmente nel Guinness dei primati. Un’impresa “titanica” che una squadra di pasticcieri e volontari ha messo a segno proprio nella patria del dolce italiano “più conosciuto al mondo”. Oltre 30 pasticcieri al lavoro dalle 8, oltre 420 teglie di tiramisù assemblate assieme e appoggiate una dopo l’altra su una lunga tavolata nel corridoio del centro commerciale Tiare. Tutto attorno il tifo di centinaia di sostenitori. Obiettivo dell'”Official Attempt” – con certificazione ufficiale dei giudici del guinness World Record – era battere la lunghezza di 200 metri ed entrare così nella storia: un traguardo ampiamente raggiunto.

Per realizzare il dolce – ha spiegato Mirko Ricci, organizzatore di record e promotore dell’iniziativa – “sono stati utilizzati 400 chili di mascarpone, 400 chili panna, 48 mila savoiardi, 420 litri di caffè, 200 chili di zucchero, 3 mila uova, 47 litri di marsala”. Il dolce è composto da “4 strati perché il regolamento impone che l’altezza minima sia di 8 cm e la larghezza di 15. Per perfezionare le misure i pasticcieri hanno tagliato a mano 10.100 savoiardi”. E dopo la classica spolverata di cacao, metro alla mano, il giudice del Guinness World Record di Londra, Stefano Veltri, ha portato Villesse nell’Olimpo dei record.

Un record che arriva a tre anni di distanza da quello messo a segno a Gemona del Friuli, nell’aprile 2015, con il Tiramisù più grande del mondo, ben 3.015 chilogrammi di bontà preparati sul maxi-pianale lungo 30 metri e largo 2 in piazza del Ferro.




“Vittoria in casa” dunque per il tiramisù, che la scorsa estate era entrato a far parte della lista dei Prodotti agroalimentari tradizionali del Fvg, “bruciando” di fatto il Veneto, che ne rivendicava la paternità. Due le versioni inserite tra i Pat: quella “carnica”, conosciuta come “Tiramisù” o “Tirimi su”, un trancio al mascarpone che sarebbe stato inventato negli anni ’50 all’albergo ristorante “Roma” di Tolmezzo e quella “bisiaca” (area del monfalconese, Gorizia), un semifreddo in coppa noto come “Coppa Vetturino Tirime Su”, servita sempre negli anni ’50 alla trattoria Vetturino di Pieris (Gorizia).

“Di entrambe le versioni – ha precisato il foodwriter Gigi Padovani, autore con la moglie Clara, del libro ‘Tiramisù – storia, curiosità, interpretazioni del dolce italiano più amato’- ci è rimasta una documentazione: una foto del 1950 con il Tirime Su, un conto del 1959 che segna a un cliente due porzioni di Tiramisù. A Treviso il Tiramisù è arrivato solo nel 1981: si potrebbe dire che la città veneta ha dato lo ‘ius soli’ al tiramisù friulano”.

“Con questa prova – ha osservato l’assessore alle Politiche agricole e forestali della Regione Fvg, Cristiano Shaurli – il tiramisù si conferma un dolce che rappresenta l’essenza dell’Italia tutta, le cui radici si confermano in Fvg. C’è l’orgoglio di rivendicare il saper fare della nostra regione e la qualità dei nostri ingredienti, un’opportunità per il settore agroalimentare”. Chiunque l’abbia inventato, ha concluso Padovani, il tiramisù, “nato nel 900, è una parola presente in 23 lingue ed è il dolce italiano più conosciuto al mondo”.