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Forestali in Friuli Venezia Giulia, nessuna riforma in vista. Duecento i sequestri nel 2017

Le voci su una presunta riforma del Corpo forestale regionale sono infondate. A chiarirlo è stato l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari e forestali, Stefano Zannier, intervenendo sabato alla festa del patrono dei Forestali d’Italia San Giovanni Gualberto che quest’anno si è tenuta a Timau, in concomitanza con il raduno Alta Italia dell’Associazione nazionale forestali.

Zannier ha sottolineato che, pur non condividendo le scelte fatte nel passato con l’accorpamento del personale delle ex amministrazioni provinciali, “oggi non intendo stravolgere un assetto che è stato trovato con grande fatica ed è invece mia intenzione ridare dignità professionale a persone che sono ancora senza contratto. Questo ovviamente vale per il Cfr – ha puntualizzato l’assessore – e non per la restante riforma che ha toccato gli enti locali”.

Per il futuro Zannier ha indicato con chiarezza quale sarà l’obiettivo: riorientare gli operatori, soprattutto quelli delle stazioni forestali, verso un lavoro più operativo, sul territorio, meno burocratico. “Così contribuiremo a combattere il brutto vizio della pubblica amministrazione, la quale crede che la prassi amministrativa sia superiore a quella sul campo”, ha affermato Zannier.

“Il corpo forestale è nato per tutelare il patrimonio delle foreste e dell’ambiente, con spirito di prevenzione e con azioni di repressione, solo quando necessarie: vorrei – ha concluso Zannier – che lo spirito di collaborazione, con cui si è sempre contraddistinto questo corpo, proseguisse e si rafforzasse”.

IL BILANCIO DELL’ATTIVITA’

Nel 2017 sono state accertate 989 violazioni amministrative e 374 violazioni penali per un totale di 213 persone sottoposte ad indagine, 1.044 persone sanzionate e 200 sequestri effettuati.

È il bilancio – in calo gli illeciti penali (-7%) mentre le sanzioni amministrative sono in deciso aumento (+ 13%) rispetto al 2016 – dei 46 mila servizi di vigilanza, sostanzialmente stabili rispetto al 2016 (-4%), dei 36 mila controlli puntuali e delle 2 mila attività di prevenzione, repressione e spegnimento di incendi boschivi che il Corpo forestale regionale (Cfr) ha realizzato lo scorso anno.

I dati del Rapporto 2017 sulle attività di vigilanza del Cfr sono stati illustrati nel corso delle celebrazioni per il patrono dei Forestali d’Italia, San Giovanni Gualberto, tenutesi a Timau alla presenza dell’assessore regionale alle Risorse agroalimentari e forestali, Stefano Zannier.

Per quanto riguarda i servizi di vigilanza e i controlli puntuali, il 2017 è caratterizzato da un assestamento dei valori su quanto raggiunto nel corso del 2016. I settori vigilanza faunistico-venatoria (circa 7600 controlli) e in ambito boschivo e di vincolo idrogeologico (altri circa 7 mila controlli) assorbono il 40% del totale delle attività, in flessione rispetto al 2016 (46%), ma sopra i livelli raggiunti nel 2015 (35%).

L’elemento caratterizzante le attività del Corpo forestale regionale nel 2017 è stato l’ingresso in servizio nelle Stazioni forestali di 9 nuove guardie forestali e l’assunzione di altri 7 allievi che nel corso del 2017 hanno completato la formazione propedeutica all’entrata in ruolo.

Alla data odierna nelle 27 Stazioni forestali operano 194 addetti, di cui 37 provenienti dalle ex Polizie locali, che sono stati assegnati – a partire dall’inizio del 2017 – a 17 Stazioni forestali sul territorio (4 a Trieste e Gorizia, 5 presso a Pordenone, 6 a Udine e 2 a Tolmezzo).

Per quanto riguarda i servizi effettuati nei diversi settori di attività, si riscontra sia a livello regionale che a livello di Ispettorato forestale, una modifica di tendenza, sia in valore assoluto che percentuale regionale, dei servizi di gestione e ufficio (18%). In particolare, notevole è la riduzione di tali attività per quanto riguarda l’ispettorato forestale di Pordenone, passato dal 15% del 2015 al 28% del 2016 per poi riallocarsi ad un 17% nel 2017.

Nonostante la variazione negativa rispetto al 2016 (-22%), è notevole il valore relativo del settore vigilanza faunistico-venatoria rispetto agli anni precedenti al 2016, che oscillava tra i 3.878 controlli del 2012 ed i 5.804 del 2013.

Nel settore della tutela ambientale (rifiuti, inquinamenti, discariche e cave) sono stati effettuati 2.400 controlli, in leggera ripresa (+4%) rispetto al 2016. Di rilievo anche i 1.800 controlli sui transiti con mezzi a motore lungo le strade forestali o fuoristrada, in particolare nelle aree montane: il più netto aumento di violazioni ai divieti (+ 38%) si è avuto proprio sul transito in fuoristrada con 235 illeciti amministrativi.

Nel 2017, per la prima volta negli ultimi 20 anni, il personale del Corpo forestale regionale è intervenuto su tutti i 102 incendi. Il numero totale di incendi ma soprattutto le superfici percorse dal fuoco (103,40 ettari, di cui 43,70 ettari boscati; dato medio di circa 1 ha di superficie percorsa per incendio) sono stati abbastanza contenuti rispetto all’andamento degli ultimi quarant’anni. Il territorio carsico della ex provincia di Trieste è quello in cui si sono verificati il maggior numero di incendi (29; 28% totale).