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In fiamme lo stabilimento della Roncadin di Meduno

Un vasto incendio è divampato intorno alle 5.30 di oggi alla Roncadin di Meduno (Pordenone), colosso mondiale nel settore delle pizze surgelate che produce quasi mezzo milione di pizze al giorno e offre lavoro a circa 500 persone.

Sul posto stanno operando molti mezzi dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Pordenone e dei distaccamenti di Maniago, San Vito al Tagliamento, Spilimbergo e Udine.

 

Fortunatamente non ci sono feriti.

Il rogo, del quale non si conoscono ancora la cause ed interessa la parte vecchia dello stabilimento (l’incendio si è probabilmente sviluppato da materiale presente all’interno), è di vastissime proporzioni, tanto che il fumo è visibile fino a Maniago.

«La cosa importante è che non ci sono feriti – dice il fondatore Edoardo Roncadin -. Le barriere antincendio hanno funzionato e anche se l’entità dei danni è ancora da accertare, sembra che la produzione sia stata salvata. Magazzini e reparti amministrativi sono esenti da danni. Prontissimo è stato l’intervento dei dipendenti, con capiturno e manutentori che si sono subito accorti della gravità della situazione e hanno attivato le corrette procedure di evacuazione e di sicurezza. Torneremo subito al lavoro: se sarà necessario lavorare giorno e notte, sabato e domenica, lo faremo. Ci rialzeremo».

L’Amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia si è già attivata per mettere in campo tutte le misure possibili atte a tutelare i lavoratori e favorire un rapido riavvio dell’attività produttiva dello stabilimento Roncadin.
Lo ha reso noto il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, il quale ha già parlato questa mattina Edoardo Roncadin.
“Siamo vicini all’azienda”, ha detto Bolzonello, aggiungendo che “Roncadin mi ha riferito che due terzi della fabbrica è inagibile: si tratta di un durissimo colpo per l”economia del Friuli Venezia Giulia. Questo incendio è uno dei fatti più gravi recentemente accaduti in regione perché questa è una delle più importanti realtà produttive del nostro tessuto economico. Una fabbrica che dà lavoro a centinaia di persone in una zona difficile, come quella montana. Di conseguenza – conclude Bolzonello -, già dalle prossime ore la Regione metterà in campo tutte le misure possibili a favore dell’azienda e dei lavoratori”.