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Elezioni Tolmezzo, l’ex sindaco Dario Zearo: «Io sto con Roberto Vicentini»

Riceviamo dall’ex sindaco di Tolmezzo Dario Zearo e pubblichiamo.

Passando per Tolmezzo o per le sue periferie, si possono fare interessanti incontri. Per esempio incrociare Dario Zearo, sindaco emerito di Tolmezzo che in un momento di animazione politica come quello delle elezioni amministrative, parlando dei vari temi che muovono la sensibilità collettiva locale, ha insistito su un argomento di vitale importanza per l’area demaniale del capoluogo carnico: i bandi Ater o azienda che si occupa “das cjasas popolârs”.

Da via Illegio con gli allogi imputati alle spalle, ha voluto spendere qualche parola sulla questione e spiegare che da tempo, la macchina comunale che si occupa di edilizia residenziale è preoccupantemente ferma.

«Come mai dal 2019 non è stato emesso nessun bando per l’assegnazione delle case popolari a Tolmezzo? – lamenta e si chiede il già primo cittadino -. Come mai la candidata sindaco Fabiola De Martino, ex vicesindaco e assessore con deleghe alle politiche della casa, non si è mai attivata nei confronti della direzione dell’Ater per cercare di mettere in atto un bando e soddisfare le richieste di chi chiede un alloggio popolare? Dalle mie ricerche risulta che sul territorio 22 alloggi popolari sono sfitti con a monte decine e decine di richieste di locazione e la conseguente lista d’attesa che compie quasi 3 anni. È ruolo del Comune comunicare con l’Ater di Udine per disporre bandi e garantire l’accesso degli utenti a questo servizio. Sono stato commissario dell’Ater dal 2004 al 2014 e per la mia amministrazione è sempre stata una priorità garantire la casa a tutti. Questa persona non può ricevere il vostro voto per diventare sindaco di Tolmezzo, per questa e altre assenze. Io sto con Roberto Vicentini, candidato sindaco appoggiato dall’unica e vera coalizione di centrodestra di cui ho fatto parte per tutta la mia lunga vita politica. Vicentini è un imprenditore capace e saggio che continua a dare lavoro alla gente della Carnia, andando oltre le chiacchiere e le promesse. Confido che il 12 giugno la vostra preferenza vada a lui».

Zearo, amministratore integro, figlio della polticia coerente e corretta, la storia delle case popolari la ricorda bene. Progetto partito nel 1928 a Tolmezzo da Via Pal Piccolo, inglobato nel discorso di attenzione sociale, prese piede nel 1956 con le prime case chiamate “Fanfani” dal nome del presidente che ideò questa progettualità. Si ampliò con via Paluzza e e Betania definendosi poi negli anni ‘60. Da allora crebbero nelle stesse zone estendendosi in via Forni di Sotto e nell’area denominata “Bronx”, creando quel patrimonio edilizio di estrema importanza che è stato gestito con oculatezza negli anni. L’amministazione Brollo sembra aver dimenticato questa storia così come la ex vicesinaco Fabiola De Maritno ora candidata a sindaco.

E non imputino le colpe all’accentramento con l’Ater di Udine dal momento che in questi anni Comuni della Carnia hanno collaborato con l’ente per garantire l’esigenze abitative dei loro residenti facendo uscire nuovi bandi e assegnando i relativi alloggi. Compito di ogni singolo comune interfacciarsi con l’Ater per garantire le esigenze abitative di chi ha diritto alla casa popolare. Lasciare nelle mani sbagliate la gestione di questa ricchezza collettiva? Il 2019 è un anno lontano per chi chiedeva un’abitazione e non è stato ascoltato. Ora la svolta si chiama Vicentini.