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Elettrodotto Wurmlach-Somplago, il 19 aprile incontro con la cittadinanza

Un percorso partecipato che conduca ad una definizione condivisa del tracciato e di tutti gli aspetti relativi alla tutela della salute e dell’ambiente. È quano intendono perseguire Regione e Comuni interessati alla realizzazione dell’elettrodotto Wurmlach Somplago, che si sono confrontati nella sede dell’amministrazione regionale a Udine.

Per i primi cittadini di Arta Terme, Cavazzo Carnico, Paluzza, Tolmezzo e Cercivento la realizzazione di un’infrastruttura interrata è la soluzione migliore a condizione che il territorio, sottoposto a servitù di passaggio, condivida il tracciato e abbia la piena garanzia di tutela da rischi ambientali e di salute.

I sindaci dei comuni di Cavazzo, Tolmezzo, Arta Terme e Paluzza organizzeranno un incontro aperto al pubblico dove Alpe Adria Energia sarà chiamata a presentare lo studio di progetto di interramento dell’elettrodotto Somplago – Wurmlach. Allo stesso incontro, che si terrà giovedì 19 aprile alle 20.30 a Tolmezzo, nel Teatro Candoni, i sindaci hanno invitato alcuni autorevoli relatori che saranno chiamati ad approfondire i temi ambientali e della salute, in particolare: il dott. Alessandro Polichetti, primo ricercatore dell’Istituto Superiore della Sanità e la dott.ssa Anna Maria Bampo responsabile per Arpa della protezione dall’inquinamento elettromagnetico. Interverranno anche Roberto Giovanetti Direttore centrale ambiente ed energia della Regione Friuli Venezia Giulia e Sebastiano Cacciaguerra direttore del Servizio Energia della regione.

“Il paesaggio – spiegano i sindaci Borghi di Cavazzo, Brollo di Tolmezzo, Gonano di Arta Terme e Mentil di Paluzza – è stato messo in sicurezza attraverso l’inserimento dell’elettrodotto nel piano energetico regionale esclusivamente come cavidotto interrato, adesso vogliamo una ulteriore garanzia a tutela della salute dei cittadini, chiedendo ai proponenti che non solo sia messa in campo ogni misura prevista dalla legge ma anche maggiore, per il principio della massima precauzione, attraverso interventi che possono andare dalla rafforzata schermatura del cavidotto allo spostamento del tracciato da zone ritenute più sensibili”.

Per fare questo i primi cittadini hanno avviato un percorso con pochi precedenti in quanto a trasparenza e partecipazione, se si pensa che il progetto non è ancora stato presentato al Ministero dello sviluppo economico e che quindi non è ancora avviato alcun iter amministrativo.

Il proponente, Alpe Adria Energia ha infatti solamente presentato alle Amministrazione Comunali di Cavazzo Carnico, Tolmezzo, Arta Terme e Paluzza una proposta preliminare per la realizzazione di un cavidotto da Somplago a Wurmlach allo scopo di raccogliere osservazioni e richieste.

In seguito, solo in seguito, il proponente redigerà il progetto che dovrà presentare al Ministero dello Sviluppo Economico per avviare tutti gli iter autorizzativi. Nella proposta presentata il tracciato prevede di utilizzare anche il percorso della SS 52 bis, percorso che essendo in una prima fase preliminare potrà tuttavia essere modificato sulle indicazioni fornite dalle amministrazioni e dal territorio.
Prima di uscire da questa fase preliminare però, è stato appunto più volte chiarito ai proponenti che le Amministrazioni intendono attivare la più ampia condivisione pubblica.

“A tale scopo abbiamo attivato i contatti con le strutture competenti – dall’Agenzia per l’energia, all’Arpa all’Istituto Superiore di Sanità, alla Regione FVG – perché possano fornire a noi e alla popolazione un apporto scientifico e i conseguenti elementi per valutare in modo oggettivo, rigoroso e meno irrazionale possibile, la portata dell’opera e le eventuali misure più idonee da adottare a tutela della salute. In questa fase, quindi, nell’interesse collettivo e in modo concordato tra noi, daremo priorità alla condivisione pubblica del progetto e alla valutazione legata alla salute, solo in un secondo tempo si andrà a parlare di compensazioni”.