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Dogna, la vecchia stazione diventerà un punto di ristoro per i cicloturisti

“Ciò che sulla carta ha un valore immobiliare esiguo, rappresenta una risorsa inestimabile per la piccola comunità di Dogna che dall’acquisizione della vecchia stazione ferroviaria e delle aree adiacenti all’attuale ciclovia Alpe Adria potrà sviluppare uno dei più concreti progetti di rilancio turistico ed economico per il paese”.

L’assessore regionale al Demanio, Sebastiano Callari, ha ricondotto in questa cornice il senso dell’operazione di cessione a titolo gratuito al Comune di Dogna di due immobili, tra cui la vecchia stazione ferroviaria in località Balador ed alcune aree per un totale di circa 10mila metri quadrati, il cui valore è stato stimato complessivamente in 46mila euro. Si tratta di alcune particelle dell’ex demanio stradale regionale, in particolare il compendio immobiliare della dismessa linea ferroviaria, in parte già utilizzata come sedime della pista ciclabile “Alpe Adria”, ex viabilità provinciale trasferita all’Amministrazione regionale nel 2016. La vecchia stazione fu attiva dal 1879 al 1935, quando fu dismessa in concomitanza con l’apertura della nuova stazione più a valle.

L’assessore regionale Callari con il sindaco di Dogna Peruzzi

Ieri a Dogna si è tenuta la firma degli atti di cessione tra la direzione Demanio della Regione e il sindaco di Dogna, Simone Peruzzi, che nel 2018 aveva fatto richiesta di acquisizione dei beni su delibera del Consiglio comunale.

“La Regione ha dimostrato sempre ampia disponibilità nell’affidare la gestione di alcuni immobili alle comunità locali che possono trarre vantaggi diretti dalla realizzazione di progetti interessanti come è quello proposto dal Comune di Dogna. Questo approccio va ricondotto all’efficacia dell’azione amministrativa e in particolare della gestione dei beni pubblici che vanno resi fruibili e valorizzati a beneficio della collettività” ha evidenziato ancora Callari.

Come ha spiegato il sindaco, il Comune intende ristrutturare la vecchia stazione e concederla a un privato per la gestione di un punto ristoro e accoglienza per gli oltre 40mila cicloturisti che ogni anno, in particolare tra marzo e settembre, transitano lungo l’antistante Alpe Adria. Il progetto prevede inoltre la messa in rete dei servizi turistici con l’offerta estiva della Val Dogna, dove sorgono due agriturismi attivi durante la stagione estiva. Oltre che per l’inconfondibile bellezza della valle, che guarda al Montasio, l’area attira i pellegrini che attraversano il vicino Cammino Celeste, altro percorso che in questi ultimi anni ha conosciuto una forte crescita nell’ambito del turismo religioso.