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Definito il Piano 2017/19 dell’UTI Canal del Ferro-Val Canale

L’Unione Territoriale Intercomunale Canal del Ferro-Val Canale ha predisposto il piano previsto dalla legge regionale n. 26 del 2014, di riordino del sistema Regione-Autonomie locali nel Friuli Venezia Giulia.
Esso costituisce lo strumento di programmazione e pianificazione attraverso il quale prendono forma concreta le idee di sviluppo del territorio delineate dai Sindaci dei comuni che vi hanno aderito. L’analisi territoriale e la strategia del piano è stata anche condivisa con i principali attori locali del territorio “e già dal prossimo aggiornamento del piano che è previsto annualmente – ci tiene a sottolineare il presidente dell’Unione Ivan Buzzi – il loro coinvolgimento sarà ancora più intenso“.
La strategia del piano si articola in sette aree tematiche: dalla messa in sicurezza del territorio e allo sviluppo dell’attrattività urbana, all’economia e al lavoro, al rafforzamento del settore turistico, all’energia, alla cultura, ai servizi alla persona, alla mobilità di persone.

Ivan Buzzi

Le azioni di sviluppo che dettagliano la strategia sono 35. Tra le principali, il Piano pluriennale di mantenimento della sicurezza e della qualità territoriale, gli interventi (3) per il miglioramento della pista ciclabile Alpe Adria nel tratto di competenza, la digitalizzazione e messa in rete delle scuole, la realizzazione di un centro intermodale passeggeri treno/bici, la realizzazione di una palestra di fisioterapia e attività motoria per gli anziani, la realizzazione di una rete di sentieri di fondovalle, la realizzazione di una centrale idroelettrica e il potenziamento di una seconda, il recupero di fabbricati dismessi da destinare ad attività di ricettività da dare in gestione a imprese locali, il completamento di strutture sportive pubbliche. A breve si aprirà la fase di trattativa con la Regione per l’ottenimento delle risorse.
Il CAL, il Consiglio delle Autonomie Locali, presenterà le esigenze manifestate nei piani di tutte le Unioni e le negozierà con l’Amministrazione regionale. Entro giugno sarà quindi definita una proposta di Intesa per lo sviluppo per il triennio 2017-2019, così si chiama l’accordo per lo sviluppo dei territori rappresentati dalle Unioni, che poi sarà approvata dalla Giunta regionale. Le necessità finanziarie conseguenti all’intesa saranno individuate nelle legge regionale di assestamento di bilancio che andrà in Consiglio regionale nel mese di luglio. Da settembre, infine, saranno sottoscritti i singoli patti tra la Regione e le Unioni per il riparto delle risorse.
“Invece, tra gli interventi già finanziati e in fase di partenza – ricorda Ivan Buzzi -, ci saranno, già tra poche settimane, la pubblicazione di un bando diretto alle imprese agricole e forestali professionali per l’erogazione di contributi ad abbattimento dei costi di gestione e la creazione di un geoparco transfrontaliero delle Alpi Carniche. La neocostituita Unione Territoriale Intercomunale, che succede dal 1° agosto dello scorso anno alla Comunità Montana, si presenta così ai suoi cittadini. Dietro alle non piccole difficoltà di avvio del nuovo Ente, si cela comunque lo spirito di una comunità che vuole andare avanti e affrontare a testa alta le sfide che l’attendono”.