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Dai consiglieri di minoranza di Sutrio molti dubbi sulla pista di sci di fondo Zoncolan 1700

Dopo le considerazioni del presidente dell’US Aldo Moro Andrea Di Centa sul tema del ripristino della struttura dei Laghetti di Timau, riceviamo e pubblichiamo l’intervento sul tema delle piste di sci di fondo, in particolare quelle dello Zoncolan, dei consiglieri di minoranza del Comune di Sutrio.

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Dall’articolo emerge che dopo i danni causati dall’alluvione di fine ottobre 2018, risulta impraticabile tutta la pista “Laghetti di Timau” e si invita la Regione (nelle vesti del Vice Presidente del Consiglio Regionale Sig. Mazzolini Stefano) ad un intervento per aiutare a rendere di nuovo fruibile l’impianto storico sito a Timau e aiutare anche le altre realtà creando una filiera dello sci di fondo in cui trovano spazio “Pista Laghetti, Zoncolan quota 1.300, Zoncolan quota 1.700, Pian di Casa, Carnia Arena e Sappada”.
Per quanto concerne l’idea della filiera del fondo, sembra una buona idea per dare incentivo e visibilità ad uno sport che ha dato tanto alla nostra Regione ma, riteniamo che vadano chiariti diversi punti:

 Sarebbe opportuno dare priorità al recupero delle strutture danneggiate in quanto da anni punti fermi di riferimento per gli appassionati e con una tradizione alle spalle. Certo qualcuno obbietterà sull’abbassamento delle quote neve e riterrà che siano contributi “buttati”…se ne può discutere…ma esistono i nuovi impianti di innevamento programmati…e si può ridurre la lunghezza del percorso mantenendo un buon livello di innevamento.
– Le nuove strutture (leggi Zoncolan 1300 quasi pronta e Zoncolan 1700 in fase di progettazione) hanno richiesto l’impiego di molti fondi, inoltre si creerebbe un “doppione” di impianti: se la pista Mondiale a 1300 mt dello Zoncolan va in funzione, perché crearne un’altra in quota a 1700mt?
– Nella pista Zoncolan a 1700mt dobbiamo tenere conto anche di altri fattori oltre a quello turistico e sportivo che sono la fruibilità da parte degli utenti (costretti a pagare il biglietto di andata e ritorno della seggiovia o funivia), e soprattutto l’impatto ambientale che deriva da tale realizzazione.
Dalla relazione allegata al progetto, si apprende che la zona dove sorgerà la pista si trova nei pressi dei “Plans di Tamai” zona nota per la presenza di specie animali in via di estinzione come il fagiano di monte (gallo forcello) e la presenza di specie come la Lepre Bianca che si riproduce in loco, come pure la Pernice Bianca che ivi nidifica. Inoltre ci sono anche piante quali i pini mughi che vengono raccolti per la produzione di sciroppi. Inoltre la zona offre un panorama fra i più belli della zona.
Per rendere agibile tale zona allo sci di Fondo servono degli interventi di movimentazione terra e di abbattimento di piante considerevoli per la zona soggetta, tali che a nostro parere modificherebbero in negativo la bellezza naturale del posto. Rimaniamo perplessi, e lo abbiamo ribadito in sede Consiglio Comunale, che non sia stata fatta una Valutazione di Impatto Ambientale sapendo che nelle prossimità esiste la possibilità che venga costruita anche una struttura di ristoro da 700 m cubi.

Riteniamo che prima di dare per scontato la creazione di strutture come quelle paventate dall’articolo, chi di dovere faccia delle attente riflessioni per evitare sprechi di denaro pubblico e deturpazioni al nostro bellissimo patrimonio naturale.

7 pensieri riguardo “Dai consiglieri di minoranza di Sutrio molti dubbi sulla pista di sci di fondo Zoncolan 1700

  • Finalmente si ragione e finalmente si inizia a discutere di sprechi legati al (sempre minore) innevamento.
    Un pensiero per i Consiglieri di minoranza di Sutrio: Guardate che anche l’innevamento artificiale ha un costo. Provate a chiedere alla (ex) Promotur quanto costa innevare un metro quadrato di pista….Poi ne discutiamo…

  • Giorgio Morassi

    La pista Tamai a quota 1700mt ancora non è costata praticamente niente e pochissimo costerà la sua auspicata realizzazione (sarebbe l’unica in regione FVG ,mentre tutte le altre regioni alpine e dispongono diverse) . Nessun doppione con la pista a 1300 slm in quanto avrebbero valenze completamente diverse. Per gli ambientalisti, dico che con solo qualche operaio volenteroso munito di pala e picco, si riuscirebbe a realizzare tutti gli sbancamenti necessari in tempi brevi senza disturbare l’ambiente e offendere la pernice e la lepre bianca. I costi per la realizzazione se paragonati ad altri investimenti sarebbero insignificanti. Ma perché fare una cosa funzionale, di grande utilita’ per il movimento dello sci da fondo,Con neve naturale garantita a costo zero,raggiungibile in 5 minuti di orologio con la già installata funivia o seggiovia, (pagando come giusto che sia il biglietto di fruizione), quando con ragionamenti kafkiani si possono spendere e gettare cifre immensamente più grandi per progetti assurdi? Dovreste spiegarmelo. Mandi e grazie pa l’attenzion. Giorgio

  • Ma in Italia potremmo mai leggere dati imparziali?
    Spiace rilevare che una delle parti (Consiglieri o Giorgio Morassi) racconta frottole… I primi parlano di sprechi di denaro; il secondo di costi insignificanti.
    E alore?

  • Vecjo di lune

    Ma la Taliute a va indenant cusi!!. Scusait ma no veiso mai pensat che i paiais il bigliet aereo ancje se no lu dropais nancje une volte ogni 5 agns. L’Alitalie e’ une buse cence fin e quant che a volevin ridusi il stipendio ai pilotas non an giavat un rai dal bus.
    Cusi pas pistes di discese prime e di fondo cumo, bez a gogo e pantalon al pae. Non saresiel mior da lavor a int par rimboschi e cura i boscs specie dopo ce cal è sucedut lampasat?

  • Meni Menocj

    Oltre ai costi di costruzione/progettazione ecc bisogna anche tener conto dei costi di gestione (neve, battitura, manutenzione invernale ed estiva)…
    Se questo intervento è finanziato da fondi europei nazionali o altro bisognerebbe farlo, ma bisogna anche ragionare sul giro economico del fondo, che a mio modesto parere non è quello della discesa, sinceramente non ho mai visto una corriera in carnia di fondisti, e sinceramente paluzza o Timau non “godono” dei benefici di avere una pista….Bisogna capire se il gioco vale la candela…
    Comunque trovo assurdo avere due piste una attaccata all’altra, se realmente non hanno grandi costi di gestione perché non pensarla a Sutrio o a Ravascletto?

    • Anche i fondi europei o nazionali sono soldi “nostri”… Possiamo permetterci di buttarli per investimenti che nulla portano al territorio se non ulteriori costi di manutenzione (sempre a nostro carico)?

  • Gianluca Straulino

    In riferimento alle risposte sopra citate rammento che presso il Comune sono depositati i progetti con
    tanto di metratura e interventi da eseguire.
    Per la precisione cito dal documento ufficiale:” Gli interventi principali consisteranno in scavi di scavi di
    apertura in terreno normale (parziale roccia inclusa) pari a complessivi 15.801,84 mc con compensazione
    ottimale tra scavi e riporti; gli scavi di apertura saranno preceduti dal taglio di specie arbustive e
    sporadiche specie arboree, su una superficie boscata complessiva di 16.950,00 mq. Localmente si prevede
    la realizzazione di opere di sostegno in grossi massi non reperibili in loco pari a complessivi 105,00 mc.”
    Credo che tali dati non permettano di risolvere il problema a “pala e piccone”…invito a richiedere copia dei
    documenti presso il Comune siccome sono documenti pubblici prima di valutare e credere che tutto sia
    semplice e risolvere il tutto come fosse una ristrutturazione di casa.
    La parola d’ordine deve essere Obbiettività , dobbiamo essere obbiettivi e fare il meglio possibile per la
    comunità e le risorse coinvolte in progetti così complessi. Se poi ci soffermiamo ad analizzare tutti i
    parametri possiamo disquisire per anni sulle varie sfumature. Il comunicato vuole solo sensibilizzare le
    comunità coinvolte e far riflettere per la soluzione migliore evitando sprechi e tutelando l’ambiente.
    Invito le persone anche a sentire altri pareri: se sono malato e un medico mi dice che bisogna operare, per lo
    meno ne sento altri 2 per farmi un’idea precisa e decidere sulla Mia vita.
    Questo invito a fare. Informarsi in maniera non condizionata, non con i sentito dire, guardare da più punti
    di vista e sfaccettature… poi trarre delle conclusioni personali e seguire la propria idea nella massima
    democrazia possibile.
    Non siamo qui a decantare verità, stiamo facendo il nostro lavoro: far riflettere le persone per trovare una
    soluzione soddisfacente per le parti. Questo si chiama principio Democratico

    I Consiglieri di minoranza Comune di Sutrio

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