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Costituita la Comunità del Patto per l’Autonomia di Rive d’Arcano

Sono Gianluca Bertozzi, Corinna Mestroni e Marco Michelutti i referenti della Comunità del Patto per l’Autonomia di Rive d’Arcano, che è stata costituita il 20 marzo, nel corso di un partecipato incontro a Rivotta, alla presenza del presidente del Patto per l’Autonomia Markus Maurmair, del segretario del Patto per l’Autonomia e capogruppo in Regione Massimo Moretuzzo e del consigliere regionale Giampaolo Bidoli. Grande soddisfazione per la neocostituita Comunità – nuova tappa del percorso di radicamento sul territorio del Patto per l’Autonomia – è stata espressa dal segretario Moretuzzo, con l’auspicio che dal gruppo nascano proposte concrete da tradurre in progetti da portare in aula, perché «le idee più interessanti arrivano dal territorio».

È il caso del progetto di legge con il quale il Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia chiede alla Regione di finanziare i piccoli Comuni per  sostenere i “buoni spesa solidali” spendibili negli esercizi commerciali del territorio convenzionati con il Comune finanziato. Un’iniziativa che riprende esperienze frutto di buone prassi sviluppate da alcune amministrazioni comunali, con risultati significativi. «Non è retorico dire che vogliamo ascoltare e raccogliere le istanze che arrivano dalle comunità – ha aggiunto Moretuzzo –. Vogliamo ricostruire i luoghi della politica, che sono diventati sempre più rari. È fondamentale restituire alle comunità locali la possibilità di discutere e confrontarsi sulle questioni che decideranno del loro futuro». Una necessità reale, a giudicare dai numerosi interventi del pubblico.

Basta, dunque, con le scelte calate dall’alto. «Il percorso che abbiamo avviato rappresenta un nuovo modo di fare politica – ha affermato Maurmair –, che parte dall’ascolto delle comunità e dalla rivendicazione della nostra autonomia per migliorare la situazione del Friuli-Venezia Giulia, dalla valorizzazione della nostra specialità». Specialità che può essere veicolo di crescita economica, se fondata su un nuovo modello di sviluppo. «Crediamo fortemente nella costruzione e promozione di una rete di filiere e distretti locali di economia solidale, basata sui principi della sostenibilità sociale e ambientale, e ci stiamo impegnando in questo senso», ha spiegato Moretuzzo.