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Coronavirus, negativi i quattro casi segnalati in Friuli

Quattro casi di coronavirus sono stati segnalati in Friuli Venezia Giulia tra le città di Udine e Trieste. Tutti e quattro i casi, però, “sono negativi”, come ha fatto sapere l’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi.

Confermando i quattro casi, il vicepresidente della regione ha spiegato che le persone “avevano dei sintomi particolari e per precauzione sono stati esaminati. Tutti gli esiti degli esami hanno dato risultati infondati”. I pazienti coinvolti, ha fatto sapere, arrivavano dall’area da dove si è propagato il virus

“Stiamo lavorando direttamente in coordinamento con il ministero della Salute e tutte le strutture sono attivate – ha poi aggiunto – Affrontiamo le cose con responsabilità, senza però andare incontro a inutili allarmismi” precisando che: “abbiamo attivato l’implementazione di tutti i dispositivi, l’organizzazione dei trasporti sanitari e tutte le strutture operative sono attivate. Porto e aeroporto compresi”. In Friuli Venezia Giulia le strutture di infettivologia di riferimento, ricorda, sono Trieste, Udine e Pordenone.

GLI SVILUPPI DALLA CINA

Una vittima nella provincia sudoccidentale del Sichuan porta a 38 i nuovi decessi per il coronavirus cinese, 37 dei quali nello Hubei, per un totale di 170 vittime dall’inizio dell’epidemia. I nuovi casi registrati nella giornata di ieri in tutto il territorio cinese sono stati oltre 1.700, più di mille dei quali solo nella provincia focolaio dell’infezione, secondo l’ultimo bilancio del governo centrale. Anche il Tibet ha riportato il suo primo caso, rende noto la Commissione sanitaria nazionale (Nhc) cinese. Le 38 nuove morti segnano il più alto aumento di decessi giornalieri dall’inizio dell’epidemia e arrivano mentre è in corso un massiccio sforzo di contenimento che sta tenendo bloccate decine di milioni di persone nello Hubei. La maggior parte delle ultime infezioni segnalate si è verificata proprio nella provincia focolaio del virus, che ne ha registrate 1.032.

I CONSIGLI UTILI

Come si contrae, quali sono i sintomi, cosa fare se ci dovesse sentire male di rientro da un viaggio nella zona della Cina e per chi deve partire. Tutti queste informazioni, in 19 punti, sono state raccolte dal ministero della Salute su una apposita pagina del proprio sito dedicata all’emergenza coronavirus, che in Cina ha già provocato 106 vittime, di cui 100 nella sola provincia di Hubei dove è partita l’epidemia. Si conta un contagio in Germania.

Ecco alcune delle informazioni utili sotto forma di domande-risposte:

1. Che cos’è un coronavirus?

I coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS).

2. Che cos’è un nuovo coronavirus?

Un nuovo coronavirus (CoV) è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell’uomo.

3. Gli uomini possono essere infettati da un nuovo coronavirus di origine animale?

Indagini dettagliate hanno scoperto che, in Cina nel 2002, SARS-CoV è stato trasmesso dagli zibetti agli uomini e, in Arabia Saudita nel 2012, MERS-CoV dai dromedari agli uomini. Numerosi coronavirus noti circolano in animali che non hanno ancora infettato esseri umani. Man mano che la sorveglianza migliora in tutto il mondo, è probabile che vengano identificati più coronavirus.

4. Quali sono i sintomi di una persona infetta da un coronavirus?

Dipende dal virus, ma i sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.

5. I coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona?

Sì, alcuni coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona, di solito dopo un contatto stretto con un paziente infetto, ad esempio tra familiari o in ambiente sanitario.

6. Esiste un vaccino per un nuovo coronavirus?

No, essendo una malattia nuova, ancora non esiste un vaccino e per realizzarne uno i tempi possono essere anche relativamente lunghi.

7. Esiste un trattamento per un nuovo coronavirus?

Non esiste un trattamento specifico per la malattia causata da un nuovo coronavirus. Il trattamento deve essere basato sui sintomi del paziente. La terapia di supporto può essere molto efficace.

8. Cosa posso fare per proteggermi?

Le raccomandazioni per ridurre l’esposizione e la trasmissione di una serie di malattie respiratorie comprendono il mantenimento dell’igiene delle mani (lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche) e delle vie respiratorie (starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso e lavare le mani), pratiche alimentari sicure (evitare carne cruda o poco cotta, frutta o verdura non lavate e le bevande non imbottigliate) ed evitare il contatto ravvicinato, quando possibile, con chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie come tosse e starnuti.

9. In particolare, per quanto riguarda il nuovo coronavirus identificato in Cina (2019-nCoV) cosa è raccomandato?

Si raccomanda di posticipare i viaggi non necessari in aree a rischio della Cina.

Le aree a rischio della Cina sono consultabili nel sito dell’Oms.

Se ci si reca in Cina, nelle aree a rischio, si raccomanda di vaccinarsi contro l’influenza stagionale almeno due settimane prima del viaggio.La vaccinazione antinfluenzale semplifica la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili tra Coronavirus e Influenza. Inoltre, riducendo le complicanze da influenza nei soggetti a rischio, aiuta a matenere più efficienti i pronto soccorso.