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Confartigianato FVG chiede a Friulia di sostenere le piccole imprese artigiane

Provvedimenti che «vanno nella direzione giusta», ma ora occorre che «Friulia, la finanziaria regionale, possa cominciare a interessarsi della piccola impresa, tecnologicamente attrezzata e oggi vero motore di sviluppo sul nostro territorio».

È la richiesta del mondo di Confartigianato Fvg che il presidente regionale, Graziano Tilatti, ha consegnato agli assessori regionali alle Finanze, Barbara Zilli, e alle Attività produttive, Sergio Bini, in occasione dell’incontro che gli esponenti della Giunta regionale hanno avuto con tutti i dirigenti dell’associazione di categoria a Cervignano, per mettere a fuoco gli interventi di politica fiscale e supporto alle imprese varate in questi mesi dal Governo guidato da Massimiliano Fedriga.

Proprio nel giorno in cui la finanziaria regionale è in assemblea per designare in nuovi vertici, Tilatti ricorda che in questi anni di grande crisi «il settore dell’artigianato e della piccola impresa è quello che ha retto maggiormente. Lo dicono i numeri – ha sottolineato -: gli occupati da 83mila sono scesi “solo” fino a 79mila e le imprese da 31mila sono passate a 27.500. Una perdita di terreno limitata – ha aggiunto –, con segnali di un ritorno della volontà di fare impresa». Da qui l’importanza di avere strumenti finanziari idonee a «sostenere la crescita e a favorire l’accesso al credito delle Pmi. Friulia deve essere motore di sviluppo di queste realtà, perché tutte le imprese sono nate piccole».

Nel considerare che «famiglia, impresa e lavoro sono i veri driver dell’economia e di una prospettiva solidale», Tilatti ha riconosciuto che «il Governo regionale bene ha fatto a puntare su questi assi». Nello specifico degli interventi promossi con la recente legge di Bilancio, tra gli artigiani di Confartigianato hanno trovato particolare favore l’abbattimento dell’Irap, il credito d’imposta, i finanziamenti al Cata e il cambio del Regolamento per gli interventi del Fondo sviluppo Pmi, con l’aumento degli importi finanziabili e il prolungamento del periodo di ammortamento.

«Le riforme e le nuove idee che stiamo mettendo in atto sono nate dal confronto con il territorio», ha sottolineato l’assessore Bini, assicurando che «continueremo a dialogare con chi lavora per accompagnare le imprese verso la quarta rivoluzione industriale». La politica regionale, ha aggiunto Zilli «guarda a un orizzonte temporale di medio-lungo periodo e i riflessi della normativa devono avere una gittata per i prossimi dieci-venti anni, per questo abbiamo bisogno della massima condivisione con le imprese».

Apprezzamento per il «cambio di paradigma» nelle politiche fiscali ed economiche avviate dalla Regione è giunto dal direttore delle Politiche Fiscali di Confartigianato nazionale Andrea Trevisani che, tra l’altro, ha evidenziato la «conquista» ottenuta attraverso una «battaglia storica» di Confartigianato, ovvero «la riduzione del premio Inail a carico delle imprese, che sarà del 30% in meno in virtù del provvedimento appena varato dal Governo nazionale».

Nell’indicare alcuni aspetti positivi del Friuli Venezia Giulia per fare impresa, Trevisani evidenziato che ha il peso della complessità delle procedure amministrative sull’attività dell’azienda in regione è meno soffocante rispetto al resto d’Italia, meglio fa solo il Trentino Alto Adige. Inoltre, l’aliquota Irap è sotto la media italiana così come l’addizionale regionale e comunale. Ora, ha concluso Trevisani, «l’auspicio è che non si assista a un aumento di Imu e Tasi, dopo che agli enti locali è stata ridata la possibilità di intervenire su tali tributi, rimodulandoli».

Confartigianato Fvg ha in programma nelle prossime settimane altri quattro incontri sul territorio per far conoscere agli imprenditori le novità della politica fiscale ed economica della Regione.