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Comuni senz’acqua , anche i tecnici del CAFC al lavoro. E il 4 settembre apre la sede di Tolmezzo

Super-lavoro anche in agosto al CAFC,  a causa dei danni provocati dal maltempo: da giovedì pomeriggio al lavoro ben 60 tecnici nei venti impianti che garantiscono l’approvvigionamento idrico in Friuli. Dopo aver ricevuto finalmente l’energia dall’Enel, anche l’acqua è ritornata ieri in tarda serata. Decisiva, in questa emergenza, la funzione del telecontrollo che CAFC ha potenziato: “Ci ha permesso di intervenire in tempo reale nei momenti di emergenza, come si è dimostrato in questi giorni dopo il mal tempo che ha devastato la Provincia di Udine, con notevoli danni e con interruzioni nella erogazione dell’elettricità che ha causato il blocco di alcuni impianti nella fornitura dell’acqua a causa dell’assenza di energia elettrica. Il sistema di telecontrollo ha consentito di intervenire tempestivamente”, dichiara il neopresidente Salvatore Benigno.

CAFC ha già provveduto a collegare alcuni impianti prioritari, adesso è impegnato a realizzare l’infrastruttura “dorsale” che permetterà di estendere i collegamenti agli impianti delle vallate Canal del Ferro Valcanale, Val Tagliamento, Valle del But. Si tratta dell’estensione della rete di telecontrollo con il potenziamento dell’infrastruttura radio che permette di “sorvegliare” ed acquisire costantemente dati di livelli e portate nei serbatoi e nei punti cruciali. Le novità non sono finite: per quanto riguarda Udine, è stato posato circa un chilometro e mezzo di fognatura (per un importo pari a 1,4 milioni) nelle opere di via Tavagnacco, via Lombardia e Sondrio; ed inoltre è stato recentemente effettuato un importante lavoro acquedottistico in Via Colugna e Chiusaforte preliminare alla costruzione del nuovo ospedale (per un importo di 300 mila euro). Salvatore Benigno assicura: “Saranno mesi decisivi, sia sul fronte della riorganizzazione della nuova policy aziendale, sia sul fronte di nuovi, importanti, investimenti che riguarderanno tutte le zone del Friuli; l’attenzione di CAFC è rivolta indistintamente a tutti i 37 territori comunali montani, oltre agli altri 83 già serviti in precedenza”.

Oltre ai cantieri a Cervignano (pari a 7 milioni di euro per il rifacimento della rete fogniaria), altri interventi verranno effettuati a Villa Santina (in via Roma, per il rifacimento delle fognature), a Tolmezzo (Illegio, per il rifacimento della rete distributiva acquedottistica e fognatura) a Forni di Sopra.

 

Nuova sede a Tolmezzo – La vicinanza all’utenza è confermata dalla presenza degli ‘sportelli mobili’ nei Comuni, oltre che dal costantemente aggiornato sito web – accessibile ad ogni utente – per interrogare la propria posizione e per consultare regolamenti e modulistica. A riprova della mission di prossimità al cittadino c’è la nuova sede distaccata di CAFC a Tolmezzo, nel centro cittadino che verrà aperta il prossimo 4 settembre, “un chiaro segnale di presenza sul territorio”, evidenzia il Presidente Benigno che aggiunge: “Le sinergie ed efficienze in corso di perfezionamento riguardano i servizi all’utenza, il pronto intervento, i servizi tecnici, i magazzini ed altre funzioni aziendali che, accorpate, efficienza e qualità”.

Dopo l’emergenza idrica invernale nella aree montane, sono stati avviati alcuni micro-cantieri per la risoluzione di criticità puntuali; mentre in preparazione le richieste autorizzative e le attività complementari finalizzate al cantieramento degli interventi più significativi che comprendono le macro-aree: acquedotto, fognatura e depurazione.

Cafc serve 477 mila 697 abitanti e 120 Comuni serviti, ovvero circa 207.000 utenti; la sua rete acquedottistica è paria 5 mila 982 chilometri; la rete fognaria 3 mila 959, annovera 520 impianti di depurazione e 32 case dell’acqua.  Cafc è divenuta tra le maggiori società del Triveneto del settore e la recente aggregazione eleva la sfida che deve affrontare anche nei confronti di un regime regolatorio (l’Autority del servizio idrico) sempre più serrato.