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Centrali idroelettriche, l’appello a Fedriga del sindaco di Ampezzo Benedetti

C’è tensione sul fronte energetico tra l’Amministrazione di Ampezzo, dei comuni di Val Tagliamento, Val Degano, Prato Carnico, Verzegnis, Tolmezzo, Cavazzo, Trasaghis, Bordano, Gemona, Venzone e Osoppo e il governo regionale.

Il sindaco ampezzano Michele Benedetti ha inviato, a nome dei comuni interessati, una richiesta scritta al presidente della Regione Massimiliano Fedriga per un suo intervento nei confronti della società A2A che gestisce gli impianti idroelettrici delle aree interessate dagli stessi comuni. Benedetti chiede che Fedriga induca A2A a ritirare il ricorso presentato ed il pagamento immediato alla Regione della somma calcolata per l’energia prodotta nel 2021 e 2022 sul territorio di competenza. Ricordiamo che A2a ricorre contro le richieste dei Comuni, che chiedono di essere liquidati.

«Ci troviamo di fronte alla necessità di intervenire sul nostro ambiente e di salvaguardarlo con la massima attenzione per garantire ai nostri figli un futuro – riporta Benedetti nella lettera inviata a Fedriga -. I nostri territori hanno dato tanto in questi anni e, indubbiamente, hanno aiutato con la nostra acqua i territori di pianura: ora è giunto il momento che ad essi venga restituito quanto necessario per salvaguardarli».

La lettera giunge a un anno di distanza dall’invio alla politica regionale, a A2A e ai colleghi sindaci di Milano e Brescia di una lettera a firma dei primi cittadini dei comuni interessati dalle opere del grande idroelettrico. Lettera che, stando a Benedetti, non ha prodotto alcun esito: «Siamo certamente arrivati ad un risultato molto importante con l’approvazione della Legge Regionale 21/2020 e la definizione dei criteri di ripartizione dell’energia gratuita, e di questo siamo grati a Fedriga – dice Benedetti -. Vediamo, tuttavia, ancora una volta i nostri sforzi fortemente contrastati dal ricorso presentato da A2A che gestisce gli impianti idroelettrici del Tagliamento. I ricorsi vengono costantemente presentati dai concessionari su qualsiasi iniziativa, anche se ben normata, ma questa volta diciamo che è sorprendente e singolare che una società partecipata da Comuni quali Milano e Brescia ricorra contro le legittime richieste di altri Comuni, pur conoscendo le grandi difficoltà che queste amministrazioni, soprattutto piccole e montane, hanno in questo momento».

Le amministrazioni locali coinvolte sono preoccupate della situazione anche alla luce della notizia dei giorni scorsi secondo la quale il Tribunale delle acque di Venezia, a cui A2A si è appellata per non pagare quanto sancito dalla legge regionale, ha rinviato alla fine di ottobre 2023 l’udienza. Benedetti e i sindaci dei comuni che si trovano nella situazione di Ampezzo ritengono che i loro territori abbiano aiutato con la loro acqua quelli di pianura e pertanto credono sia giunto il momento che ad essi venga restituito quanto necessario per salvaguardarli. «È per questo motivo che ci rivolgiamo a voi per trovare la giusta strada per avere un po’ di sana giustizia», conclude così la lettera Benedetti.

(nella foto la centrale di Somplago)