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Castelli aperti nel fine settimana per visitare 19 splendide dimore della regione

Nel 2018 il Consorzio per la Salvaguardia dei Castelli Storici del Friuli Venezia Giulia compie 50 anni e Castelli Aperti arriva alla sua 31° edizione: l’appuntamento con la storia è nel week end del 6 e 7 ottobre durante il quale si potranno visitare 19 splendide dimore situate in tutte le province della regione.

Un’occasione molto speciale per poter visitare manieri, parchi e suggestivi giardini normalmente non accessibili al pubblico. Non solo, la visita a Castelli Aperti può offrire l’opportunità di poter soggiornare in un territorio situato all’estremo Nord Est italiano, terra frontaliera ricca di contaminazioni, a due passi dal confine con Austria e Slovenia.

Castello di Ahrensperg

Fondato nel 1968, quest’anno il Consorzio per la Salvaguardia dei Castelli Storici del Friuli Venezia Giulia spegne 50 candeline: gli iscritti raggiungono ormai le 180 unità con un patrimonio fortificato di ben 115 siti. I suoi obiettivi sono quelli di diffondere la conoscenza del patrimonio culturale costituito dai castelli e dalle altre opere fortificate regionali, di promuovere lo studio e la divulgazione dei metodi di restauro architettonico antico e promuoverne la conoscenza e la cultura in un perfetto binomio storia e paesaggio.

Il numero sale di edizione in edizione, infatti sono ben 3 le novità di quest’anno, rappresentate dal Castello di Ahrensperg, località Biacis (Pulfero), Castello di Ragogna (Ragogna) e il Castello Savorgnan di Brazzà (Brazzacco, nella foto di copertina). Il primo è una dimora che riveste da sempre un interesse storico notevole: alcuni reperti attestano la sua esistenza sin dal 1251, si narra inoltre che ai tempi dell’Impero Romano abbia rappresentato un vero e proprio sistema fortificatorio situato nell’antica arteria stradale che da Forum Iulii saliva verso il territorio austriaco. Oggi, dopo una recente ristrutturazione, è possibile visitare il Castello per potersi rendere conto di quanto sia riuscito a mantenere la sua caratteristica identità sino ai giorni nostri, divenendo una delle testimonianze più dirette di quell’epoca in territorio friulano.

Castello di Ragogna

Per ciò che riguarda invece il Castello di Ragogna, oltre a essere la sua prima partecipazione, è anche il primo castello di proprietà pubblica – appartiene infatti al Comune dell’omonimo paese – a entrare a far parte dell’iniziativa. Anch’esso di grande importanza a livello storico regionale: dapprima castello fortezza ai tempi dei romani, muovendosi nei secoli viene poi conquistato dai duchi d’Austria, fino ad arrivare al possedimento da parte della Serenissima e dunque, con la venuta del Regno d’Italia, la concessione al Comune di Ragogna.

Ultimo, ma non di certo come importanza, il Castello Savorgnan di Brazzà: raro esempio di castello medioevale che ha mantenuto inalterate le caratteristiche del X secolo con cinte murarie, torre – mastio e “Casa del Capitano”. Una struttura di rara bellezza, anche per il panorama al quale si affaccia: l’alta pianura friulana con ruolo di vedetta sugli ingressi in Friuli dalle valli Tagliamento e Fella. Insomma, una panoramica sulla storia regionale e nazionale raccontata da dimore uniche per la loro inestimabile testimonianza.

Oltre alle 3 new entry, tornano i “capisaldi” di Castelli Aperti, ulteriori 16 dimore che apriranno in tutta la regione: in provincia di Trieste il Castello di Muggia; in provincia di Gorizia il Castello di San Floriano del Collio, il Castello di Spessa di Capriva e Palazzo Lantieri; in provincia di Pordenone: Palazzo Panigai Ovio (Pravisdomini), Palazzo D’Attimis Maniago e il Castello di Cordovado; nella provincia di Udine saranno il Castello di Susans (Majano), Palazzo Romano (Case di Manzano), il Castello di Villalta (Villalta di Fagagna), Rocca Bernarda (Ipplis di Premariacco), il Castello di Arcano (Rive D’Arcano), il Castello di Flambruzzo (Rivignano Teor), Palazzo Steffaneo Roncato (Crauglio di S. Vito al Torre), Casaforte La Brunelde (Fagagna) e la Centa di Joannis (Aiello del Friuli).

Le visite partono come sempre all’inizio di ogni ora; le residenze apriranno ai visitatori secondo il seguente orario: sabato pomeriggio dalle ore 15 alle 18, domenica mattina dalle ore 10 alle 12 e dalle 14 alle18. Alcuni castelli apriranno unicamente domenica. L’ingresso ad ogni singolo castello è di 7 euro (3,5 euro per i bambini dai 7 ai 12 anni). La prenotazione non è necessaria.

Sul sito del Consorzio www.consorziocastelli.it è possibile verificare orari e aperture delle singole dimore e scaricare il programma completo delle due giornate.