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Bolzonello (Pd): «I progetti sui poli montani Fvg rispondono ormai solo a logiche politiche»

«La Giunta Fedriga e il consigliere leghista Mazzolini stanno dando una brutta immagine della politica, facendo il gioco delle tre carte e spostando risorse da un polo turistico all’altro, per correre dietro alle tante promesse elettorali fatte nel territorio montano. Mentre il comparto del turismo attende risposte, nel centrodestra si gioca a chi conta di più, alimentando gelosie e malumori che danneggiano il territorio».
A denunciarlo è il capogruppo del Pd, Sergio Bolzonello commentando i ritardi nell’approvazione del piano strategico Montagna 365 2019-2024 presentato in commissione da PromoturismoFvg a novembre 2019 e non ancora licenziato dalla Giunta regionale.

«Il Piano strategico con i progetti di potenziamento e sviluppo delle infrastrutture turistiche montane, che avevamo sostanzialmente giudicato in maniera positiva salvo un necessario rinforzo finanziario, da novembre è ancora in attesa di un via libera della giunta. Il perché è tanto semplice quanto disarmante: il vicepresidente del Consiglio, Mazzolini sarebbe intervenuto con la pretesa di ottenere due milioni su Tarvisio, suo collegio elettorale, soldi inizialmente tolti a Forni di Sopra, dove però ha battuto i pugni il sindaco leghista Lenna, facendoli di fatto prelevare altrove. Alla fine, a farne le spese sarebbe il comprensorio del Piancavallo al quale si tolgono due milioni di risorse fondamentali per il suo rilancio: sono inutili le buone intenzioni se poi, alla fine, non ci sono i soldi per sostenerle. In questo quadro – continua il capogruppo dem – i fini progettuali di PromoturismoFvg devono cedere il passo alle logiche elettorali leghiste e alle aspirazioni politiche personali. Alla montagna, dopo tante parole, sono stati destinati 21 milioni in Stabilità, oltre all’impegno ancora non coperto di 15milioni su Sappada, ma a quanto pare il centrodestra a traino leghista non è più in grado di rispondere a dinamiche che non siano elettorali e propagandistiche. E così diventano più importanti i 35milioni sulla sicurezza, rispetto al rilancio del territorio montano e del suo turismo».