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Banda larga in montagna, respinta la mozione di Revelant (AR) ma arriva l’Ok a RuNe

La banda larga in montagna e nelle aree rurali è una priorità improrogabile.

Parte da questa considerazione la mozione del centrodestra, primo firmatario Roberto Revelant (AR), che intende impegnare la Giunta regionale a effettuare i dovuti approfondimenti per valutare con certezza e determinazione il

L'Aula del Consiglio regionale FVG
L’Aula del Consiglio regionale FVG

progetto RuNe (Rural Networks), volto alla creazione di una rete di fibra ottica transfrontaliera nella macro regione formata da Friuli Venezia Giulia, Slovenia e due contee della Croazia con la finalità di garantire una copertura a banda larga che colleghi ogni singola abitazione nelle zone identificate come aree bianche.

La mozione chiede che sia assicurata in via prioritaria la connessione a banda larga e ultra larga proprio a cittadini e aziende nelle aree bianche, ossia quelle zone in cui le infrastrutture per la banda larga sono inesistenti e nelle quali è difficile che le stesse saranno sviluppate nel prossimo futuro.

L’assessore Mariagrazia Santoro ha replicato esponendo lo stato dei diversi progetti, compreso il RuNe, specificandone gli aspetti finanziari e chiedendo di conseguenza il ritiro della mozione, che però è stata mantenuta ma non accolta dall’Aula, che ha espresso 15 sì, 20 no e una astensione.

L’INTERVENTO DI SANTORO

“La Regione ha dato il proprio nulla osta al progetto RuNe tramite una lettera di patronage, rispondendo così alla domanda formale di fine settembre del partner italiano del progetto InAsset”. Lo afferma l’assessore a Infrastrutture e Territorio del Friuli Venezia Giulia, Mariagrazia Santoro, in merito alla discussione della mozione avvenuta in Consiglio regionale.

Mariagrazia Santoro
Mariagrazia Santoro

“Sono stati pertanto effettuati e conclusi – ha aggiunto Santoro – tutti i dovuti approfondimenti per poter valutare con certezza e determinazione il progetto RuNe ed è stata riscontrata la non incompatibilità alle nuove condizioni proposte e, quindi, una sostanziale approvazione o via libera da parte regionale, fermo restando che alla Regione al momento è richiesto un’azione facilitatrice e non di supporto economico”.

“Va comunque precisato – ha sottolineato l’assessore – che la Regione prosegue sia con l’attuazione del progetto Ermes sia con l’accordo di programma per lo sviluppo della Banda Ultra Larga con il ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), dando così attuazione agli obiettivi infrastrutturali dell’Agenda digitale regionale e alle attese della Unione europea sulla copertura di Banda Ultra Larga, ovvero ad almeno 100 Mega, su gran parte del territorio e in particolare nelle aree meno coperte”.

Tale accordo prevede che, sulla base di quanto autorizzato dall’Unione europea con la recente decisione comunitaria del 30 giugno scorso relativa alla strategia nazionale per la Banda Ultra Larga, il MiSE realizzi la Rete in tutte le aree bianche della regione (in cui nessun operatore ha dichiarato di voler sviluppare Reti di accesso a Banda Ultra Larga), tramite la propria società in house Infratel Spa.

L’Accordo ha una copertura finanziaria di 101.261.335,00 euro così ripartiti: fino a 86.412.642,00 euro a valere sul Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2014-2020, 12.350.000,00 euro a valere sui Fondi Europei Agricoli per lo Sviluppo Rurale (FEASR) del Programma di Sviluppo Rurale FVG 2014-2020 e, infine, 2.498.693,00 euro a valere su fondi regionali.

LA REPLICA DEL CONSIGLIERE REVELANT

slide-revelant“La maggioranza ha bocciato la mozione sul progetto transfrontaliero per portare la fibra ottica sulle zone a fallimento di mercato, di cui ero primo firmatario, ma nei fatti ha già formalizzato il ‘patronage’ all’azienda proponente per il FVG, che era l’obiettivo fondamentale.  Il successo della nostra azione politica è il risultato più grande, e finalmente dopo più di un anno di ‘battaglie’ veder andare avanti questo progetto non può che renderci soddisfatti rispetto all’unico vero obiettivo che avevamo ossia quello di eliminare l’isolamento della montagna e dei territori periferici dal resto del mondo digitale ed economico. A chi solo 2 mesi fa dichiarava di ‘non fidarmi troppo delle slides’ rispondo… con una slide che traccia il percorso di questa storia.