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Autovie Venete, proclamato lo stato di agitazione

Proclamato lo stato di agitazione in Autovie Venete: alla base della decisione, resa nota oggi da parte della segreteria della Fit Cisl, ci sono relazioni industriali ridotte all’osso e decisioni unilaterali dell’azienda, che stanno creando forti malumori. “Dopo aver pazientemente atteso di poter discutere in modo fattivo sull’utilizzo ed organizzazione del personale senza ottenere riscontri – si legge in una nota del segretario della Fit Cisl di Autovie Venete, Marco Femia – in accordo con la nostra segreteria regionale ci troviamo costretti a dichiarare lo stato di agitazione. Riteniamo che questa sia un’iniziativa costruttiva al fine di creare i presupposti per delle relazioni sindacali che possano, in maniera condivisa, risolvere i molteplici problemi causati da scelte unilaterali che stanno coinvolgendo diversi aspetti della vita aziendale”.  Venendo alle ragioni dell’agitazioni, c’è l’attuale impostazione voluta dall’azienda, specie nei comparti operativi, e che sta comportando forti preoccupazioni e malumori visto l’inadeguato e illogico utilizzo delle risorse. Parliamo, ad esempio, di personale utilizzato su più caselli durante lo stesso turno e di turni sottodimensionati rispetto alla situazione del traffico soprattutto nei week end e nei giorni festivi. “Riteniamo – chiude la nota della Fit Cisl – che una corretta contrattazione debba consistere nell’esposizione delle proprie idee e nel raggiungimento di una mediazione: da troppo tempo ormai assistiamo alla semplice esposizione delle decisioni aziendali e della loro messa in opera. Auspicando un ravvedimento da parte aziendale, ribadiamo la nostra piena disponibilità al dialogo”.