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Anche per la Staffetta 3 Rifugi servirà il green pass

Per i concorrenti che vorranno partecipare il prossimo 22 agosto alla 58esima edizione della Staffetta Tre Rifugi di Collina di Forni Avoltri sarà indispensabile presentare il Green Pass, ottenuto quindi mediante vaccinazione, guarigione o tampone negativo nelle precedenti 48 ore. L’obbligo di green pass per gli eventi sportivi scattato oggi, 6 agosto, coinvolge dunque anche la regina delle staffette della corsa in montagna, che adotta il protocollo Covid deciso dalla Federazione di riferimento, la Fisky, che già in precedenza si era mossa da questo punto di vista e ora si è adeguata alle ultime decisioni del Consiglio dei Ministri. Anche per gli organizzatori, lo staff, i cronometristi, i giudici di gara, varrà la stessa regola. Il comitato organizzatore, per evitare code, attese e assembramenti nel giorno della gara, invita i concorrenti a inviare precedentemente la certificazione verde attraverso il form apposito predisposto sul sito www.3rifugi.com o via mail all’indirizzo trerifugi@tiscali.it .

“È evidente – recita la nota della Fisky – che la presente normativa continua ad imporre un notevole impegno agli organizzatori ed a tutti coloro che sono coinvolti in una manifestazione sportiva con vari ruoli (dall’atleta al giudice, dal medico di gara al volontario, ecc…), ma è altrettanto evidente che la salute è fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività ed è quindi compito prioritario di tutti coloro che fanno parte del mondo sportivo, non solo Skyrunning, avere come priorità la tutela della salute della collettività”. Pensiero condiviso in toto dall’Unione Sportiva Collina presieduta da Ottavio Toch, che continua a lavorare per far sì che il 22 agosto ci si possa divertire in sicurezza e che la Tre Rifugi sia come ogni anno una festa della corsa in montagna.

In particolare a occuparsi di tutti gli aspetti legati alla normativa anti covid sarà il covid manager Luca Caneva, figura richiesta dal protocollo della Fisky.
L’obiettivo che sin dall’inizio si sono prefissati gli organizzatori è di garantire lo stesso spettacolo di sempre, nonostante il Covid, nonostante i segni lasciati da un inverno che da queste parti si è fatto sentire eccome, nonostante infine i lavori che riguardano il secondo dei tre rifugi attraversati, il Lambertenghi Romanin.

Partiamo da qui. È quasi all’ingresso del rifugio che storicamente primo e secondo frazionista si danno il cambio, segnando il passaggio tra la salita e l’attraversata. Passaggio emozionante e suggestivo, a un passo dal lago Volaja e all’ombra del Coglians. Passaggio che l’organizzazione è riuscita a fare in modo di mantenere, garanzia importante non solo per lo spettacolo ma anche per i rilevamenti cronometrici e il raffronto con i record già fissati.

C’era poi la questione sentieri: abbondante neve in quota, alberi caduti, smottamenti. Tutto è stato risolto dal notevole lavoro fatto in questi ultimi mesi e ora i sentieri sono ripristinati e percorribili nella loro interezza. Negli ultimi giorni si verificherà nuovamente la situazione sullo Spinotti, dove si raggiunge l’altitudine massima e dove sono ancora presenti dei nevai. Si tratta di passaggi già al momento transitabili ma sui quali a ridosso della gara verrà effettuato un ultimo intervento per mettere in totale sicurezza la corsa dei “corridori del cielo” che il 22 agosto su quel single track si sfideranno.