CarniaCultura

Anche la Val Pesarina partecipa alle sette settimane dei musei dolomitici

Si svolgerà fino al 12 aprile la prima edizione della campagna #DolomitesMuseum: 7 settimane, 7 parole chiave e i musei dolomitici pronti a raccontarle: questi gli ingredienti della campagna tematica #DolomitesMuseum lanciata dal progetto “Musei delle Dolomiti”, avviato nel 2019 dalla Fondazione Dolomiti Unesco con lo scopo di studiare e sperimentare attività in rete tra i diversi Musei che racchiudono una parte del Patrimonio delle Dolomiti. Il digitale gioca un ruolo centrale in questa sinergia, perché permette ai singoli musei e attori culturali di unire le proprie collezioni all’interno di un racconto corale.

Casa Bruseschi

Sette sono gli hashtag attorno ai quali si declinerà il racconto. Si è partiti questa settimana (24 febbraio -1 marzo) con #mountainrites, per condividere le forme rituali che accomunano diverse vallate; si proseguirà la settimana successiva (2 – 8 marzo) con #inclinedliving, per riflettere su come la pendenza ha influenzato la vita sul territorio. La terza settimana (9-15 marzo) sarà dedicata all’elemento che costituisce le Dolomiti: la roccia: con #handsinstone, tutti saranno invitati a condividere le storie racchiuse in un semplice sasso. Si proseguirà con #crossthepass (16-22 marzo), un invito a condividere le storie dei passi dolomitici e riflettere su come è cambiata e sta cambiando la mobilità in montagna.

Nella quinta settimana (23-29 marzo), la campagna inviterà a riflettere sulla cultura sportiva utilizzando l’hashtag #sportsculture, condividendo racconti, testimonianze della storia degli sport nelle Dolomiti e dei suoi protagonisti. Il racconto proseguirà con #differentimes (30 marzo-5 aprile), aprendo una riflessione sui diversi modi di vivere e percepire il tempo nelle Dolomiti, e si concluderà la settimana di Pasqua (6-12 aprile) con uno sguardo al futuro: attorno all’hashtag #Dolomiteschange si raccoglieranno riflessioni e desideri di cambiamento attorno alle sfide che attendono questo territorio Patrimonio Mondiale. Per riflettere la varietà di lingue che caratterizza il territorio e per aprirsi a un pubblico internazionale, gli hashtag sono stati tradotti in 3 lingue (inglese, italiano, tedesco).

I sette hashtag sono stati individuati dai 30 operatori culturali che si sono incontrati lo scorso 17 gennaio a Seravella, nell’ambito di un workshop curato dai coordinatori del progetto Stefania Zardini Lacedelli e Giacomo Pompanin. Oltre ai tre capofila tematici del progetto – il Museo Etnografico della Provincia di Belluno, il Musee – Museo delle Scienze e Dolomiti Contemporanee – hanno aderito alla campagna altri 12 enti provenienti da tutte e cinque le Province Unesco: il Museum Ladin Ciastel de Tor, l’Ufficio Parchi Naturali di Bolzano, il Museo geologico delle Dolomiti di Predazzo, la rete museale Carnia Musei con le sue realtà tra cui il Museo etnografico Casa Bruseschi e il Museo dell’Orologeria Pesarina entrambi situati a Pesariis a Prato Carnico, l’Ecomuseo Lis Aganis, il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele all’Adige, il Museo Marmolada Grande Guerra, il Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore, la Magnifica Comunità di Cadore, il Museo Longarone Attimi di Storia, la Fondazione G. Angelini e Dolomiti Project.

Questi saranno i musei che nelle prossime settimane pubblicheranno, dai propri profili social Facebook o Instagram, testimonianze e racconti relativi ai sette temi della campagna. Ma altri potranno aggiungersi: sarà sufficiente pubblicare, di settimana in settimana, i propri post utilizzando l’hashtag corrispondente insieme a quello della campagna #DolomitesMuseum. Sarà possibile seguire il racconto diffuso digitando l’hashtag #DolomitesMuseum o collegandosi ai profili social della Fondazione Dolomiti Unesco e di Museo Dolom.it, che raccoglieranno tutti i contributi.