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Alluvione in Carnia, un anno dopo. Oggi riapre il ponte di San Martino ad Ovaro

Uno dei simboli dell’alluvione in Carnia di un anno fa, il ponte di San Martino ad Ovaro, la cui spalla destra fu erosa dalla piena del torrente Degano, è ultimato (nella foto dalla pagina fb Sei di Ovaro se). Dalla posa della prima pietra, il 16 luglio scorso, sono passati tre mesi e il manufatto, indispensabile per collegare le frazioni ovaresi con il capoluogo evitando l’allungamento del percorso di diversi chilometri, è pronto a veder transitare nuovamente le auto dei valligiani che nei mesi scorsi avevano protestato per i ritardi nell’apertura del cantiere. Un’opera da 700 mila euro che consiste nel rifacimento della spalla e nella prosecuzione della scogliera di contenimento, crollate durante l’ondata di maltempo del 28-29 ottobre 2018. La riapertura del manufatto (che ha creato molte polemiche nelle ultime settimane con la coda dei danneggiaMEnti alle reti del cantiere) è prevista per oggi alle ore 13.00, così come annunciato dalla Regione Fvg, che sarà presente con il vicegovernatore Riccardo Riccardi.

E 365 giorni dopo l’emergenza che colpì l’intera Carnia provocando danni per centinaia di milioni di euro, sempre oggi, lunedì 28 ottobre, è previsto un incontro a Treppo Ligosullo, con inizio alle ore 10.00 presso la Galleria “De Cillia” per fare il punto della situazione nell’opera di ricostruzione che già al settembre scorso aveva visto l’apertura di ben 600 cantieri con una quota di contributi del 98 per cento già messi a contratto, quasi 157 milioni dei 160 milioni stanziati dallo Stato. Saranno presenti il Governatore Fedriga, il suo vice Riccardi, gli assessori Scoccimarro, Bini, Pizzimenti e Zannier. Verrà inoltre presentato un filmato che ripercorre la ricostruzione dopo quell’evento.

Prato Carnico, ottobre 2018

Grazie poi ai ribassi d’asta sugli interventi già avviati, aveva fatto sapere nei giorni scorsi il vicepresidente della Regione Riccardi, entro fine anno saranno disponibili quasi 16 milioni di euro per finanziare ulteriori 75 cantieri, distribuiti in 44 Comuni della regione, al fine di ripristinare strutture e infrastrutture danneggiate un anno fa dalla tempesta Vaia.

Tra questi molto importanti ed attesi anche quelli relativi al comune di Paluzza, ossia i ponti sul But per il Tempio Ossario e per il campo sportivo di Timau: il cantiere è incominciato lunedì scorso e prevede la messa in sicurezza dell’intero argine fino a Cleulis, con previsione di ultimazione per febbraio nella seconda tranche dei lavori. Il tutto per una spesa di 4,8 milioni di euro. Parallelamente proseguono anche le opere per il ripristino del tratto di strada statale 52 bis, crollato sempre in quell’occasione; su mandato dell’Anas le ditte incaricate stanno ultimando le gabbie e le scogliere con un elevato di 13 metri. Il completamento è previsto entro fine anno.

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