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Alluvione: contributo di 20.000 franchi dal Cantone San Gallo

“Questo è un importante riconoscimento internazionale della professionalità della Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia e un toccante attestato di amicizia, stima e vicinanza da parte della popolazione del Cantone San Gallo che ci rende orgogliosi e riconoscenti”.

Lo ha affermato il vicegovernatore con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, ricevendo la notizia di un contributo di 20mila franchi svizzeri, oltre 17mila euro, stanziati dal governo del Cantone San Gallo a favore della Protezione Civile Fvg per sostenere le opere di ricostruzione post maltempo di fine ottobre.

Ricordando la lunga e significativa amicizia che lega il cantone San Gallo al Friuli Venezia Giulia, iniziata ai tempi del terremoto del 1976, il governo cantonale ha espresso la vicinanza alle popolazioni colpite e allo spirito che anima i volontari sempre in prima fila in caso di calamità naturali.

Il governo cantonale ha voluto sottolineare che “le misure di prevenzione contro le calamità naturali messe in atto nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, in particolare dopo il terremoto del 1976, sono da ritenersi esemplari per tutto il Paese”.

L’intensità del maltempo, si legge nella lettera di motivazione del contributo, ha tuttavia “messo in ginocchio l’intera regione” e, per questo, “la popolazione ha bisogno di ricevere aiuti in tempi rapidi”.

Attingendo ad un fondo speciale istituito per gli aiuti in caso di calamità naturali, e volendo evitare “ostacoli burocratici” il governo del cantone San Gallo ha, quindi, bonificato l’intera cifra di 20mila franchi svizzeri sul conto “Subito al lavoro nelle aree colpite dall’alluvione 2018 in Friuli Venezia Giulia” rendendola immediatamente disponibile per finanziare le opere di ricostruzione.

“Entità, modalità e tempestività di questa elargizione – ha concluso Riccardi – sono elementi che ancora una volta mettono in evidenza l’immagine positiva che il Friuli Venezia Giulia ha saputo mantenere in Europa e nel mondo. Questi legami di amicizia coltivati negli anni e supportati dal lavoro professionale e instancabile della nostra Protezione Civile, sono una ricchezza che dobbiamo tramandare con la massima cura alle generazioni future”.