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La figura delle donne in guerra in primo piano a Timau ricordando Maria Plozner Mentil

La settimana commemorativa del Centenario della morte della portatrice Maria Plozner Mentil, voluta dal Comune di Paluzza in collaborazione con le associazioni timavesi, si è chiusa con due appuntamenti al Museo della Grande Guerra di Timau.
Nel primo incontro, dal titolo” Racconti di vita e memorie di donne”, è intervenuto il generale Roberto Rossini, che ha introdotto i fatti storici della Prima Guerra Mondiale portando all’attenzione del pubblico il ruolo della donna nelle fabbriche ed in tutti i posti in cui ha dovuto sostituirsi all’uomo, la figura della crocerossina, ma anche della spia.
Successivamente la prof.ssa Chiara Fragiacomo dell’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione ha sottolineato come solo negli anni ’80 e ’90 gli studiosi hanno portato all’attenzione dei più l’emancipazione della donna durante il primo conflitto mondiale ed anche le nostre portatrici. Infatti, solamente nel 1969 con la proposta del disegno di legge da parte del Senatore Maier, già vicesindaco di Firenze ed originario di Paluzza, verrà loro conferita l’onorificenza dell’Ordine di Vittorio Veneto e l’assegno vitalizio. Naturalmente, anche la differenza del ceto sociale di appartenenza ha evidenziato il diverso apporto alla società in guerra da parte del variegato mondo femminile, chi ha organizzato comitati di assistenza e chi si è prestata a lavori ben più manuali. A conclusione del suo intervento la prof.ssa Fragiacomo ha presentato tre stralci di interviste fatte quando insegnava all’Istituto Comprensivo di Paularo e interpretate dall’attrice dell’Università della terza età della Carnia Tiziana Delli Zotti e dalla maestra Fabiana Donato per la parte in carnico, una di esse è propria quella della timavese Margherita Laikauf del 1896 poi sposatasi a Paularo.

IMG_3709La domenica mattina si è tenuta la Santa Messa al Tempio Ossario a suffragio di tutte le portatrici e con la benedizione della corona che i rappresentanti del Soccorso della Guardia di Finanza e dei Carabinieri di Tolmezzo hanno deposto a Malpasso, sopra malga Pramosio, dove Maria venne ferita.
Al pomeriggio l’iniziativa “Donne in Carnia nel ‘900” è stata introdotta storicamente dalla prof.ssa Denise Delli Zotti che ha ripercorso brevemente tutti i fatti storici locali concludendo con il voto delle donne nel secondo dopo guerra. Manuela Di Centa ha ripercorso le tappe che hanno portato i diversi riconoscimenti istituzionali alle portatrici arrivando sino al 2011 con il monumento dichiarato di interesse nazionale. E parlando di diritto di voto è emerso che le donne carniche già nel 1944 hanno potuto esercitarlo per la nascita della Repubblica della Carnia, essendo stabilito un voto per ogni fuoco e quindi il ruolo di capo famiglia, in assenza degli uomini, è passato in capo alle donne. Prendendo spunto dalle parole di Don Tarcisio durante l’omelia, la campionessa olimpica ha sottolineato anche i sacrifici di coloro che non sono state inserite negli elenchi perché già morte all’epoca dei riconoscimenti; infine cinque neo dottori in Lettere, Economia e Scienze della Formazione dell’Università di Udine hanno avuto l’opportunità unica di presentare i loro lavori sulla guerra, dalla propaganda alla stampa locale dando particolare rilevanza al tema femminile e alle donne della Carnia in particolare, i loro nomi: Gilda Verona, Aiani Yannick, Colpo Martina, e le due rappresentanti locali Enrica Muser e Lisa Mentil.
A conclusione dell’evento Manuela Di Centa, sempre seguendo il filo conduttore ieri-oggi-domani, ha ricordato alcune pubblicazioni sia storiche che romanzate per non dimenticarci di questi eventi e ha rilanciato alle istituzioni l’invito a prodigarsi per quanto emerso da questi incontri come l’accesso e riorganizzazione degli archivi, la mancanza di un corso universitario sulla storia locale ed il ruolo del Tempio Ossario, ma anche l’invito a raccontare queste storie come facevano i nostri nonni.
Le conclusioni ed i ringraziamenti sono stati lasciati al sindaco Massimo Mentil che ha rimarcato ancora una volta le parole del parroco “ in difesa di questo lembo di terra in cui siamo nati!”